I siti pirata più famosi al mondo elencati nel nuovo rapporto USTR
Il nuovo rapporto dell’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) pubblicato quest’anno rivela i siti web di pirateria più noti e problematici del mondo. Tra i nomi più famosi ci sono The Pirate Bay, Sci-Hub ed Fmovies, ma vi sono anche nuove entrate come Vegamovies, una piattaforma in forte crescita. Nonostante le azioni intraprese, 2embed rimane nella lista di quest’anno, così come Aniwatch, il sito di pirateria di anime più visitato al mondo.
Il rapporto annuale dell’USTR sui mercati notori legati al crimine sulla proprietà intellettuale mira a evidenziare esempi significativi e rappresentativi di siti e servizi che si occupano direttamente di pirateria o che la facilitano. L’obiettivo del rapporto è stimolare i governi e gli attori del settore privato a prendere misure appropriate per fermare e limitare le violazioni. Questo rapporto viene pubblicato verso la fine di gennaio ogni anno.
Il rapporto dei mercati notori del 2023 rivela che alcuni siti sono diventati appuntamenti annuali nella lista, rendendo le loro apparizioni più probabili delle loro improvvisi scomparsi. The Pirate Bay, Fmovies e Sci-Hub continuano a essere presenti, insieme a Rapidgator, RuTracker e VK. YTS.mx, il sito torrent più visitato al mondo, è riapparso nel rapporto dopo un’assenza inspiegabile nel 2021.
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Tuttavia, il rapporto sottolinea anche alcune assenze degne di nota. RARBG, un ex gigante dei torrent, è stato escluso dalla lista dopo essere stato incluso per sette anni consecutivi. Anche i siti iStreamtoWatch e LalaStreams, noti per trasmettere la Premier League, sono scomparsi a seguito di misure coercitive del governo degli Stati Uniti.
Il rapporto evidenzia inoltre che nonostante le azioni coercitive intraprese contro i siti di pirateria, alcuni di loro hanno la capacità di “risorgere” con velocità e portata sorprendenti. Ciò è evidente nel caso del marchio Cuevana3, che è stato inizialmente colpito dalle azioni dell’Alliance for Creativity and Entertainment, ma è riemerso con nuovi domini. Allo stesso modo, anche 2embed, un fornitore di “pirateria come servizio”, è stato chiuso, ma è tornato in azione utilizzando diversi domini.
Il rapporto evidenzia anche l’importanza di perseguire i proprietari e gli operatori dei siti di pirateria, come nel caso di Aniwatch, che è emerso come uno dei siti di streaming di anime pirata più popolari rinominandosi dopo la chiusura del suo predecessore, zoro.to.
Per l’elenco completo dei siti, clicca sull’immagine seguente:
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