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Identità digitale: il governo punta sull’app IO

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L’app IO, lanciata dal governo come punto di accesso unico ai servizi pubblici digitali, continua a espandere le sue funzionalità. Presto sarà possibile incubarvi anche i documenti fondamentali degli italiani come la patente di guida, la tessera sanitaria e la tessera elettorale.

L’obiettivo è quello di creare un portafoglio digitale dei principali documenti di identificazione e delle informazioni anagrafiche dei cittadini. Tutto in un unico spazio, disponibile sia attraverso l’applicazione sia in modalità web. Un’ulteriore scommessa sulla proposta di servizi dello Stato via app, il cosiddetto modello IO.

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A breve sarà possibile collegare la propria patente all’app IO, digitalizzandone il Qr code. Poi sarà la volta della tessera sanitaria e, non appena saranno completati i relativi sviluppi, anche della tessera elettorale. La road map per arrivare a un vero e proprio documento di identità digitale unico è quindi chiara, ma procederà per gradi.

L’aggiunta di questi ulteriori contenuti all’app IO rientra nella strategia più ampia del governo per spostare online i propri servizi, avvicinarsi ai cittadini e semplificare loro la vita. Obiettivo: un punto unico di accesso a tutti i documenti delicati, ottimizzandone gestione e sicurezza. La strada è quella di una pubblica amministrazione più digitale, smart e veloce.

Vantaggi e svantaggi dell’identità digitale

Come ogni nuova tecnologia che si rispetti, è sempre opportuno elencarne sia gli aspetti positivi che quelli negativi. I governi mondiali tendono chissà perché ad omettere i secondi per osannarne solo i benefici. Ma quali sono i rischi di questo ID digitale?

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Pro 👍

  • Maggiore velocità e comodità: l’identità digitale permette di accedere rapidamente a servizi, dati e transazioni in modo quasi istantaneo. Non sono necessari documenti cartacei.
  • Minore burocrazia: processi più snelli grazie alla semplificazione di procedure e modulistica. Riduzione degli adempimenti amministrativi per i cittadini.
  • Migliore sicurezza: l’identità digitale utilizza sistemi di autenticazione forti come l’autenticazione a due fattori per prevenire frodi e accessi non autorizzati.
  • Portabilità: l’identità digitale consente ai cittadini di conservare i propri dati personali e le autorizzazioni da qualsiasi dispositivo.

Contro 👎

  • Rischi per la privacy e la protezione dei dati: nonostante le misure di sicurezza, i dati personali potrebbero essere esposti a rischi come furti, leak e utilizzo improprio.
  • Eclusione digitale: se l’accesso a servizi e informazioni passa principalmente per il digitale, ne possono essere esclusi coloro che non hanno dimestichezza con le tecnologie o non hanno strumenti/connessione.
  • Controllo eccessivo: c’è il timore che un’identità digitale troppo pervasiva possa limitare l’anonimato e aumentare il controllo delle autorità sui cittadini.
  • Obbligo di adesione: se l’identità digitale diventa necessaria per l’accesso a diritti e procedure basilari, si pone il problema dell’obbligatorietà e delle sanzioni per chi non aderisce.
  • Costi di implementazione: gli investimenti tecnologici per realizzare sistemi di identità digitale sicuri e unitari possono essere ingenti, a carico dei bilanci pubblici.

I questi cinque aspetti negativi, ce n’è uno in particolare che terrei bene a mente per il futuro: esclusione digitale. Ricordi cosa è successo a chi durante la “plandemia” non aveva il Green Pass? Bene, ora immagina… puoi!

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