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Il governo americano spia i cittadini per sopprimere la libertà di parola

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L’America di oggi è molto diversa da quella che i suoi fondatori avrebbero immaginato. Secondo un articolo pubblicato su NaturalNews.com, la Costituzione sembra essere stata annullata, poiché il governo starebbe illegalmente sorvegliando i cittadini per limitare il diritto alla libertà di parola.

L’articolo afferma che il governo ombra nordamericano ha lavorato instancabilmente negli ultimi 60 anni per creare una società imprigionata, in cui raramente avvengono cambiamenti significativi e la paura è un sentimento costante. Sembra che l’attuale tattica di divisione stia alimentando una guerra razziale e politica, da cui beneficia l’industria militare, mentre i partiti unificati dettano le regole dal loro comodo rifugio a Washington, D.C.

L’articolo afferma inoltre che il governo ha utilizzato la sorveglianza come strumento per mettere a tacere il dissenso e terrorizzare i cittadini affinché rispettino le regole. Dal 1950, il governo degli Stati Uniti avrebbe utilizzato il COINTELPRO, un programma di intelligence interna, per sorvegliare e neutralizzare i cittadini. Tra le personalità di spicco che sarebbero state prese di mira da questo programma ci sono Martin Luther King Jr., Malcolm X, il Black Panther Party, John Lennon, Billie Holiday, Emma Goldman, Aretha Franklin, Charlie Chaplin, Ernest Hemingway e Felix Frankfurter.

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L’avvento della tecnologia ha permesso alle agenzie governative di spiare i cittadini attraverso piattaforme di social media come Facebook e X (precedentemente noto come Twitter), che sono considerate le principali trappole per la raccolta di dati. Inoltre, il governo ha installato telecamere di sorveglianza su pali della luce, semafori, edifici e persino case private.

Secondo l’articolo, su base giornaliera, una persona media negli Stati Uniti viene spiata da più di 20 differenti meccanismi. In quasi tutti i modi possibili, il Grande Fratello sta osservando le persone e utilizza i dati raccolti per determinare chi rappresenta una minaccia.

Il rapporto avverte che la sorveglianza armata sta creando una società basata sulla paura.

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