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Il Green Pass verrà abolito anche in Italia?

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Come mai molti stati dell’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno rimuovendo le restrizioni e la certificazione verde mentre in Italia (e in Francia) vanno avanti spediti? Facciamo un’analisi.

Caro lettore, se stai leggendo questo articolo è molto probabile che anche tu senta quella voglia irrefrenabile di veder sparire il Green Pass e tutte queste assurde restrizioni che da due anni a questa parte ci perseguitano.

I dati hanno ormai fatto capire ai più, che sia i vaccini, sia le restrizioni, non sono serviti a fermare il contagio. Il virus inoltre sembra avere assunto le sembianze di un vero e proprio raffreddore quindi, le misure dei governi cominciano a non trovare più l’accondiscendenza di politici, sindaci e cittadini. 

Che si tratti di una finta pandemia oppure no, molti stati in America ed Europa hanno deciso di dire addio a mascherine e Green Pass. Ciò significa che non è più richiesto il vaccino obbligatorio per poter tornare a vivere e a lavorare. Tutto ciò però apre degli scenari davvero molto interessanti che potrebbero portare la magistratura a prendere in mano la situazione e ad emettere le prime sentenze. 

In Europa, sia l’Inghilterra che la Scozia hanno deciso di abolire il Green Pass e la stessa tendenza sembra aver colpito anche l’Israele, da sempre considerata la nazione apripista per quanto riguarda l’operazione Covid-19

Se consideriamo poi che nazioni come Russia (e altri stati dell’est), Ungheria e Romania si sono tirati fuori fin da subito, risulta evidente che anche l’Unione Europea non è molto incline a continuare con questa storia del virus. 

Il professor Robert Dingwall: «La malattia sarà presto paragonabile per gravità all’influenza, il lockdown non ha contenuto i contagi da Omicron.
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Ti starai chiedendo se il Green Pass verrà abolito anche in Italia? Molto probabilmente si, ma non credo che sarà una cosa imminente. 

Come avrai notato, in Europa il vento è cambiato; anche la Spagna sta abbandonando la narrazione pandemica e proprio ieri la Catalogna, l’unica regione che aveva ancora le restrizioni, ha deciso di togliere tutti i divieti e il Green Pass e di tornare a vivere. Italia e Francia però sembrano incuranti di tutte queste prese di posizione e continuano spediti ad imporre obblighi e restrizioni che non hanno nessun valore scientifico. Come mai?

Purtroppo a questa domanda non posso darti una risposta. L’Italia è al 77° posto per libertà di stampa perciò immagina cosa succederebbe a questo articolo se osassi raccontare quello che penso di Draghi e Macron. Meglio evitare.

Per motivi storici e geopolitici, Italia e Francia ricoprono un ruolo molto importante perciò, credo fortemente che per liberarci da questa morsa dittatoriale avremo ancora bisogno di qualche mese. 

I punti di svolta

A volte credo che quest’incubo durerà ancora per anni, altri invece penso che siamo molto vicini alla fine di questa prigionia. Questo però non significa che dopo saranno tutte rose e fiori. La fregatura può essere sempre dietro l’angolo. Ci sono tuttavia alcuni fattori che non possiamo ignorare è che probabilmente potranno aiutare Italia (e Francia) ad uscire da questa tirannia:

  • I dati attuali non convincono più, per cui le restrizioni non sono più giustificate.
  • Lo stato di emergenza non può durare più di due anni e infatti, l’attuale prolungamento non è legale. Ma non sono legali neanche tutti i DPCM, passati e attuali.
  • Il Green Pass ha smentito Mario Draghi, dimostrando a tutti che non è assolutamente vero che questo certificato avrebbe garantito di trovarsi fra persone sane e non contagiose. 
  • I cosiddetti NO-VAX sono sempre di più: in tanti hanno capito che non era vero che col vaccino si sarebbe tornati a vivere. In molti inoltre non vogliono più fare altre dosi e cosa davvero assurda, se non hai le terza dose sei considerato un NO VAX. Tutte queste contraddizioni non hanno fatto altro che unire anziché dividere il popolo.
  • Il TAR del Lazio pochi giorni fa ha bocciato la “vigile attesa” del ministro Speranza, il che aprirà un vortice giudiziario in cui più di qualcuno verrà inevitabilmente processato. 

Potrei andare avanti a lungo ad elencare i motivi per cui è matematico che il Green Pass e tutte le restrizioni del governo italiano prima o poi dovranno essere eliminate. I fallimenti di questo certificato razziale sono ormai sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Musumeci, presidente della regione Sicilia, ha emanato un’ordinanza in cui viene abolito l’obbligo del Super Green Pass per poter attraversare lo stretto di Messina. 

È ormai evidente che c’è una netta rottura tra i poteri forti e i piccoli politici che non se la sentono di portare l’Italia al fallimento. È proprio questo che comincia a preoccuparmi infatti. La disoccupazione.

L’Italia è riuscita a sopravvivere a due anni di emergenza sanitaria ma difficilmente potrà vivere a lungo con quest’obbligo del Super Green Pass. Sono tantissime le aziende che hanno dichiarato il fallimento e si prevedono altre 50.000 chiusure nei prossimi mesi. 

Stiamo vedendo fallire l’Italia in nome di un virus che non uccide più nessuno! Sta a noi decidere se vogliamo continuare a rispettare queste assurde regole oppure tornare a vivere.

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