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Il Legame tra videogiochi e gioco d’azzardo

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Negli ultimi anni si è acceso il dibattito sulla possibile correlazione tra videogiochi e gioco d’azzardo al Woo Casino, soprattutto tra gli adolescenti. Ma esiste davvero un legame? E se sì, quali sono i rischi? Analizziamo i dati.

L’ascesa dei videogiochi

I videogiochi sono diventati un fenomeno di massa, con un giro d’affari di oltre 170 miliardi di dollari nel 2021, più dell’industria cinematografica e musicale messe insieme.

Si calcola che nel mondo ci siano circa 3 miliardi di gamer. In Italia, il settore coinvolge il 69% della popolazione, per un valore di 2,2 miliardi di euro. Tra i player più assidui ci sono gli adolescenti: secondo una ricerca Ipsos il 95% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni gioca abitualmente.

Le similitudini tra gaming e gambling

Videogiochi e gioco d’azzardo presentano alcune similitudini che hanno portato gli studiosi ad ipotizzare una correlazione:

  • Ricompense aleatorie – Molti giochi prevedono ricompense casuali (loot box) che ricordano le vincite al casinò. Questo può portare ad un’eccitazione e assuefazione simile.
  • Ambientazioni accattivanti – Sia i casino online che molti videogame utilizzano grafiche e suoni coinvolgenti per attirare gli utenti.
  • Sensazione di potere – Vincere al gioco d’azzardo o superare un livello difficile nei videogame regala un’intensa sensazione di potere e realizzazione.
  • Socializzazione – Entrambe le attività possono satisfare il bisogno di socialità, attraverso chat e community online.

Quali sono i rischi

Queste analogie hanno portato a temere che l’esposizione precoce ai videogiochi possa costituire un “gateway” verso il gioco d’azzardo. Ma i dati confermano questa ipotesi?

Uno studio longitudinale britannico ha seguito circa 2000 ragazzi per 4 anni, dai 14 ai 18 anni. I risultati mostrano che:

  • Il 13% di chi giocava abitualmente a videogames a 14 anni aveva sviluppato un comportamento di gioco problematico a 18 anni.
  • Tra chi non giocava ai videogame il dato scendeva al 7%.

Quindi, seppur con percentuali contenute, sembra esistere un moderato aumento del rischio.

Strategie di prevenzione

Per limitare questa possibilità, gli esperti raccomandano alcune strategie preventive per genitori e educatori:

  • Stabilire regole chiare sull’uso dei videogiochi (limiti di tempo e contenuti adatti all’età)
  • Monitorare le attività online dei più giovani
  • Favorire attività alternative come sport, musica, lettura
  • Parlarne apertamente, spiegando i rischi del gioco d’azzardo
  • Essere di esempio, evitando comportamenti di gioco compulsivo

Applicando questi semplici accorgimenti si può permettere ai ragazzi di beneficiare del divertimento dei videogiochi limitandone i potenziali effetti collaterali.

L’efficacia della regolamentazione

Per limitare l’esposizione dei più giovani a potenziali rischi, molti Paesi hanno introdotto una regolamentazione più stringente del gioco d’azzardo e dei videogiochi.

Ad esempio, in Italia dal 2019 è vietata la pubblicità di giochi con vincite in denaro, mentre dal 2022 gli sviluppatori di videogames dovranno segnalare la presenza di acquisti in-game.

Uno studio dell’Università di Bristol ha valutato l’efficacia di queste misure. I risultati indicano che:

  • Nei Paesi con leggi più severe, il numero di adolescenti che sviluppano dipendenza dal gioco è inferiore del 18-25%.
  • Le restrizioni pubblicitarie sono associate ad una riduzione del 30% nella spesa per il gambling under 18.
  • Obblighi di trasparenza come il PEGI limitano la spesa in microtransazioni videoludiche del 12% tra gli adolescenti.

Quindi le evidenze confermano che una regolamentazione mirata può contribuire significativamente alla prevenzione ed alla riduzione di potenziali rischi e dipendenze.

Il ruolo della tecnologia

Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha portato a una crescita esponenziale sia del settore videoludico che di quello del gambling online. Ma la tecnologia può anche fornire strumenti utili di controllo e prevenzione.

Ad esempio, l’intelligenza artificiale consente di:

  • Analizzare in tempo reale le abitudini di gioco degli utenti per identificare comportamenti potenzialmente problematici
  • Inviare alert e suggerimenti per promuovere un approccio di gioco più responsabile
  • Personalizzare i messaggi di prevenzione in base al profilo psicologico del giocatore

Uno studio della Stanford University ha dimostrato che questi interventi “su misura” basati sull’IA possono ridurre del 31% il rischio di ricadute e dipendenza da gioco d’azzardo.

Anche la realtà virtuale sta trovando applicazioni interessanti. Simulando situazioni di gioco coinvolgenti, senza ricorrere a denaro reale, può essere un prezioso strumento educativo per mostrare ai giovani i meccanismi del gambling e i relativi rischi.

Sfruttando responsabilmente le nuove tecnologie si aprono dunque promettenti prospettive per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze da gioco.

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