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Il MIT ha creato il “nanocorriere” perfetto per i farmaci antitumorali

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I chimici del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno sviluppato una nanoparticella a forma di gorgiera. Può somministrare su se stesso fino a tre diversi farmaci antitumorali, senza interrompere la loro proporzione prescritta.

Nella creazione di tali particelle, i chimici inattivano le molecole di farmaco attivo, legandole ai blocchi polimerici e mescolandole nelle proporzioni desiderate. Durante la polimerizzazione, si creano catene di monomeri che si allontanano dall’asse centrale come pennelli su fiaschette strette. Con questo metodo è possibile creare nanomolecole polimeriche contenenti molti farmaci diversi.

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Data la difficoltà della terapia combinata a causa dell’incapacità di mantenere le proporzioni di farmaco necessarie una volta raggiunta la fonte della malattia, questa nanoparticella potrebbe essere una vera panacea. In fin dei conti, la proporzione rimarrà stabile finché il linker, il gruppo di legame che tiene insieme il polimero, non verrà distrutto. La rottura del legante libera e attiva tutti i componenti del farmaco.

Il team ha anche scoperto che la nanoparticella di trasporto con bortezomib ha funzionato meglio di quando il farmaco è stato somministrato per via orale. Inoltre, ha ridotto gli effetti collaterali, poiché il farmaco può accumularsi e danneggiare i globuli rossi oltre alle cellule tumorali.

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