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Il riconoscimento facciale della TSA suscita preoccupazioni sulla privacy

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La Transportation Security Administration (TSA) degli Stati Uniti ha introdotto la tecnologia di riconoscimento facciale in diversi aeroporti del paese, ma ciò sta suscitando preoccupazioni sulla privacy da parte di gruppi di attivisti.

La tecnologia di riconoscimento facciale è stata introdotta in diversi aeroporti degli Stati Uniti per migliorare la sicurezza e semplificare il processo di controllo dei passeggeri. Tuttavia, i gruppi di attivisti per la privacy sostengono che la tecnologia sia invasiva e rappresenti una minaccia per la privacy dei viaggiatori.

Secondo i critici, la tecnologia di riconoscimento facciale potrebbe essere utilizzata per raccogliere informazioni personali sui viaggiatori, come ad esempio la loro età, il loro genere e la loro razza. Inoltre, la tecnologia potrebbe essere utilizzata per monitorare i movimenti dei passeggeri all’interno dell’aeroporto e all’esterno.

In risposta alle preoccupazioni sulla privacy, la TSA ha dichiarato che la tecnologia di riconoscimento facciale è stata progettata per migliorare l’esperienza dei passeggeri e la sicurezza nei controlli sui voli, senza violare la privacy dei viaggiatori. Tuttavia, questo non ha placato le preoccupazioni dei gruppi di attivisti per la privacy.

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In particolare, i critici hanno espresso preoccupazioni sulla mancanza di regolamentazione e trasparenza nella raccolta e nell’uso dei dati personali dei passeggeri. Inoltre, hanno evidenziato la mancanza di garanzie che la tecnologia di riconoscimento facciale sia precisa e affidabile, e che non sia soggetta a errori o discriminazioni.

Inoltre, i gruppi per la difesa della privacy sostengono che la tecnologia di riconoscimento facciale possa essere utilizzata per scopi non correlati alla sicurezza aerea, come ad esempio la sorveglianza di massa o il monitoraggio dei movimenti delle persone.

La tecnologia del riconoscimento facciale della TSA è stata introdotta per migliorare la sicurezza e semplificare il processo di controllo dei passeggeri negli aeroporti degli Stati Uniti, ma sta suscitando preoccupazioni sulla privacy da parte di gruppi di attivisti. La TSA ha dichiarato che la tecnologia è stata progettata per migliorare l’esperienza dei passeggeri e la sicurezza nei controlli sui voli, senza violare la privacy dei passeggeri. Come no…

I critici sostengono che la tecnologia potrebbe essere invasiva e rappresentare una minaccia per la privacy dei passeggeri, inoltre mancano regolamentazioni e trasparenza nella raccolta e nell’uso dei dati personali. La questione della precisione e dell’affidabilità della tecnologia è stata sollevata, così come la possibilità che essa possa essere utilizzata per la sorveglianza di massa o il monitoraggio dei movimenti delle persone.

Che dire? Più si va avanti e più il concetto di privacy resta qualcosa di astratto.

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