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Incitamento all’odio: Meta cerca di giustificare la sua politica

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Il gigante della tecnologia statunitense si sta arrampicando sugli specchi per chiarire che sostenere la violenza contro i “russi in generale” รจ off limits.

La societร  madre di Facebook, Meta, ha modificato le sue linee guida politiche sulla tolleranza all’incitamento all’odio per vietare ilย “condono della violenza”ย controย “i russi in generale”ย e per vietare le richieste di morte dei capi di stato, ha riferito Reuters lunedรฌ, citando un memo pubblicato sulla societร  piattaforma interna.ย 

Il post della domenica, pubblicato dal presidente degli affari globali di Meta, Nick Cleggย e visto da Reuters, suggerisce che Facebook staย “restringendo il focus”ย della sua politica di moderazione dei contenuti per rendereย “esplicitamente chiaro”ย che una precedente decisione presa la scorsa settimana non dovrebbe essere interpretato comeย “condonare la violenza contro i russi in generale”.

Giovedรฌ scorso, Reuters รจ stata anche la prima a riferire che Meta avrebbe iniziato a consentire l’incitamento all’odio contro i russi su Facebook e Instagram.ย Citando un’altra serie di e-mail interne, l’agenzia di stampa ha inizialmente riferito che la piattaforma avrebbe consentito l’incitamento all’odio contro tutti i russi durante la guerra in corso in Ucraina.ย Tuttavia, in seguito ha attenuato il suo testo per spiegare la misura riferita specificamente agliย “invasori russi”ย e al presidente Vladimir Putin.

Ora Meta ha apparentemente fatto marcia indietro anche su quella politica, con Clegg che avrebbe scritto cheย “non consentirebbe chiamate per assassinare un capo di stato”.ย ย 

“Al fine di rimuovere qualsiasi ambiguitร  sulla nostra posizione, stiamo ulteriormente restringendo la nostra guida per rendere esplicito che non stiamo consentendo inviti alla morte di un capo di stato sulle nostre piattaforme”,ย ha scritto.ย 

Ha aggiunto che poichรฉ la situazione in Ucraina รจ in rapido movimento, Meta manterrร  la sua guidaย “sotto costante revisione”ย e ha affermato che Metaย “si oppone alla russofobia”.

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La piattaformaย “non tollera le richieste di genocidio, pulizia etnica o qualsiasi tipo di discriminazione, molestia o violenza nei confronti dei russi sulla nostra piattaforma”,ย ha affermato.

La precedente decisione di Meta sulla violenza contro i russi รจ stata persino accolta con critiche dalle Nazioni Unite, con un portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che ha affermato che tale linguaggio รจย “inaccettabile”ย in qualsiasi contesto.

Il gigante dei social media aveva cercato di attenuare e giustificare la sua decisione definendola una misuraย “temporanea”ย volta esclusivamente a consentire agli ucraini di sfogare liberamente la loro rabbia per l’offensiva militare russa in corso, con Clegg che ha affermato che la politica si applicherebbe solo alla stessa Ucraina.

La mossa ha anche suscitato furia in Russia, con il watchdog dei media della nazione Roskomnadzor che ha vietato Instagram dal 14 marzo. Domenica, il capo di Instagram Adam Mosseri, ha annullato la decisione, sostenendo che avrebbe tagliato fuori 80 milioni di utenti Instagram russiย โ€œdal resto del mondo.”ย 

Il procuratore generale russo ha presentato una denuncia legale ai tribunali della nazione chiedendo che tutte le piattaforme Meta fossero bandite e che la societร  stessa fosse designata un’organizzazione estremista in Russia per aver consentito l’incitamento all’odio contro i cittadini del paese.ย Facebook รจ stato bandito in Russia anche prima di questi sviluppi per discriminazione nei confronti dei media russi di proprietร  dello stato e affiliati allo stato.

Che succede? Meta ha forse paura di pesanti ripercussioni legali o la decisione di bloccare tutte le piattaforme in Russia sta facendo perdere un po’ di soldini a Zuckerberg e alla sua crew?

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