Instagram e Facebook si separano: ecco i cambiamenti in Europa
Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha annunciato che consentirà agli utenti dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e della Svizzera di separare i propri account Instagram e Facebook, nonché altri servizi dell’azienda.
Questa decisione è stata presa in risposta alla prossima entrata in vigore della Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, che mira a prevenire che le piattaforme con un ruolo dominante nel mercato digitale stabiliscano condizioni sfavorevoli per le aziende e i consumatori finali.
Meta implementerà questi cambiamenti nelle regioni interessate e nelle prossime settimane invierà notifiche agli utenti per informarli di queste modifiche.
Questi adeguamenti consentiranno agli utenti europei di esplorare e utilizzare le piattaforme di Meta senza dover interconnettere i propri dati personali tra di esse.
Ad esempio, sarà possibile utilizzare Messenger di Facebook in modo autonomo senza bisogno di un account sul social network e coloro che hanno precedentemente collegato i propri account Facebook e Instagram avranno la possibilità di scollegarli.
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I consumatori avranno l’opportunità di utilizzare Facebook Marketplace e Facebook Gaming senza la necessità di condividere i dati dei propri account principali di Facebook. Tuttavia, Meta ha sottolineato che questa decisione implicherà una limitazione nelle funzionalità di entrambi i servizi.
Ad esempio, quando si interagisce su Marketplace senza utilizzare le informazioni dell’account Facebook, gli acquirenti dovranno comunicare con i venditori tramite e-mail anziché utilizzare Facebook Messenger.
Per quanto riguarda Facebook Gaming, coloro che sceglieranno di separare le proprie informazioni da Facebook potranno accedere solo ai giochi progettati per essere giocati individualmente.
La DMA avrebbe lo scopo di garantire l’apertura dei servizi digitali essenziali e di prevenire che le grandi piattaforme abusino della loro posizione dominante.
La normativa richiederà a queste piattaforme di apportare una serie di modifiche, tra cui la garanzia che gli utenti finali possano eliminare facilmente le applicazioni preinstallate e offrire alternative per l’installazione automatica predefinita delle app.
Inoltre, dovranno consentire alle aziende di accedere ai dati sulle prestazioni pubblicitarie e alle informazioni sui costi degli annunci.
Verrà inoltre richiesto di consentire agli sviluppatori di utilizzare sistemi di pagamento alternativi nelle loro applicazioni e di facilitare l’interoperabilità nei servizi di messaggistica.
Le aziende che non rispetteranno le norme saranno soggette a sanzioni
Il 6 settembre 2023, la Commissione europea ha designato come gatekeeper le seguenti aziende: Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft.
Le aziende identificate come “gatekeeper” dovranno assumersi la responsabilità aggiuntiva di garantire che le loro pratiche promuovano un ambiente online equo e aperto all’innovazione sia per le altre aziende che per i consumatori.
Ciò implica l’adesione proattiva a una serie di comportamenti definiti nella DMA che promuovono mercati più competitivi e, allo stesso tempo, evitano azioni che la legge considera sleali.
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Le piattaforme classificate come “gatekeeper” avranno un termine di sei mesi, fino a marzo 2024, per adeguarsi completamente a quanto richiesto dalla DMA e dovranno presentare un rapporto in cui specifichino le misure adottate per tale conformità.
La Commissione sarà responsabile del monitoraggio effettivo del rispetto di tutti questi obblighi.
Se una di queste piattaforme non rispetta le norme stabilite nella DMA, la Commissione potrebbe imporre sanzioni economiche che raggiungerebbero fino al 10% del volume di affari globale totale dell’azienda e, in caso di recidiva, la multa potrebbe aumentare fino al 20%.
Inoltre, in caso di violazioni reiterate, la Commissione ha anche l’autorità di applicare misure correttive aggiuntive, come obbligare alla vendita di parte o dell’intera azienda o vietare l’acquisizione di servizi aggiuntivi che siano collegati a violazioni continuate.
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