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iOS ha preso in prestito alcune funzioni di Android

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I sistemi operativi mobili di Apple e Google si sono evoluti in parallelo per molti anni. I concorrenti si guardano spesso l’un l’altro per trovare soluzioni e innovazioni valide al fine di fornire la migliore esperienza utente per la propria piattaforma. Ecco alcune delle funzioni che hanno debuttato su Android e sono poi migrate su iOS.

Widget nella schermata iniziale

Questo elemento dell’interfaccia è familiare agli utenti Android fin dalle prime versioni del sistema. I widget e le dashboard consentono di interagire più facilmente con le app e di inserire informazioni utili sul desktop. Su iOS, la funzione dei widget è apparsa nel 2020, con il rilascio della versione 14.

Ci sono ancora alcune differenze nel loro funzionamento. I widget nel sistema operativo Apple non sono interattivi: quando vengono toccati, si limitano a reindirizzare al programma corrispondente. I dati in essi contenuti non vengono aggiornati spesso, quindi per avere informazioni aggiornate è necessario rivolgersi all’utility. È probabile che la funzionalità dei widget venga migliorata nel prossimo iOS 17.

App Library

La cosiddetta Libreria delle app in iOS è ispirata al menu App Drawer di Android. Fornisce un catalogo di tutti i software installati su un gadget. I software sono raggruppati automaticamente in categorie, a differenza delle semplici file di icone del sistema di Google.

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Questa innovazione è stata introdotta anche in iOS 14. In precedenza erano disponibili solo le pagine del desktop con tutte le applicazioni, la cui organizzazione dipendeva dall’utente. Ora i possessori di iPhone possono lasciare le loro utility preferite sulla schermata iniziale, e tutto ciò che non è urgente verrà archiviato nella Libreria delle app.

App predefinite

Un’altra opzione del robottino verde arrivata su iOS è quella di impostare le app predefinite per le diverse attività. Android consente di scegliere il browser, il lettore multimediale, la tastiera, il file manager e altro ancora. Mentre iOS ha ricevuto questa possibilità nel 2020, ma in un formato limitato.

Solo il client di posta e il browser predefinito sono soggetti a modifiche. Se il supporto dell’opzione si estenderà ad altre categorie di software, lo sapremo con il rilascio del prossimo aggiornamento di iOS.

Picture-in-Picture

Nel 2017, con il rilascio di Android 8.0, la “corporazione della bontà” ha lanciato la funzione di visualizzazione dei video in una finestra fluttuante sulla parte superiore dell’interfaccia, chiamata “Picture-in-Picture”. Tre anni dopo, Apple ha preso in prestito la funzione. Su entrambe le piattaforme, tuttavia, il supporto specifico per le applicazioni dipende dallo sviluppatore.
Personalizzazione della schermata di blocco e AOD

Tra i miglioramenti più recenti c’è l’ampliamento della personalizzazione della schermata di blocco, aggiunto in iOS 16. È possibile modificare il carattere, il colore dell’orologio e aggiungere widget al display bloccato.

Lo stesso aggiornamento introduce l’Always on Display, che visualizza informazioni utili in modalità sleep. Tutte queste opzioni erano già presenti in Android anni fa.

Chissà, magari più in là parlerò di tutte le funzionalità che la MIUI di Xiaomi ha scopiazzato da iOS… 😅

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