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Irlanda: a 17 anni crea un software in grado di individuare i deepfake

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Greg Tarr, il 17enne che ha realizzato il software anti deepfake con una precisione del 94,4%
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: lo strumento sviluppato dallo studente di una scuola superiore irlandesi sarebbe più preciso e più veloce degli attuali programmi di rilevamento dei deepfake

Greg Tarr, uno studente di scuola superiore di 17 anni di Cork, in Irlanda, è il vincitore nel 2020 del BT Young Scientist & Technology, un concorso per giovani prodigi in tutto il paese. Ha vinto il premio per la progettazione di un programma di intelligenza artificiale in grado di rilevare i “deepfake“, riporta The Irish Times.

È un onore assoluto vincere il premio BT Young Scientist & Technologist of the Year per il mio progetto intitolato “Towards Deepfake Detection”!
Grazie a tutti i partecipanti! Vorrei dare un ringraziamento speciale a BT per aver tenuto questa fantastica mostra online nonostante COVID-19.

Pornografia e disinformazione

Come promemoria, i deepfake sono video manomessi da un’intelligenza artificiale che consente di posizionare il volto di una persona sul corpo di un’altra, ad esempio per attribuirgli parole che non ha mai pronunciato.

A volte i deepfake vengono utilizzati per lanciare campagne di disinformazione
Apparso qualche anno fa nel mondo della pornografia, i deepfake sono diventati sempre più convincenti e facili da eseguire. Mentre alcuni li usano per scopi umoristici, altri li usano per campagne di disinformazione.

94,3% di rilevamento

Consapevole del terribile impatto sociale di questo tipo di video, il giovane irlandese ha cercato di migliorare gli strumenti per identificare i deepfake. Si dice che il software sviluppato utilizzando tecniche di machine learning sia più veloce e molto più economico di quelli sviluppati da aziende specializzate.

L’intelligenza artificiale di Greg Tarr è stata testata su un deepfake sviluppato dal canale britannico Channel 4 per aumentare la consapevolezza delle false informazioni. In esso, la regina Elisabetta II sembrava tenere un discorso prima di ballare sul tavolo.

L’algoritmo dell’irlandese è stato in grado di individuare l’inganno, al 94,3%.

Ed ecco il video in questione:

Grazie a questo software da ora in poi sarà più facile individuare i video falsificati e questa è davvero una splendida notizia. Uno dei miei primi articoli parlava appunto della pericolosità che avrebbe otuto avere questi video se manipolati da persone di potere… 

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Ammettilo! Per un attimo hai pensato anche tu che a ballare fosse davvero la regina Elisabetta, non è vero? Fammi sapere che ne pensi lasciando un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].

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