Israele colpito dal più grande attacco informatico di sempre
Sono stati presi di mira i siti web delle agenzie governative e dell’ufficio del primo ministro.
Nell’era della cyber war, l’Israele registra il più grande attacco informatico della sua storia. I siti web dei ministeri dell’interno, della salute, della giustizia e del welfare, così come l’ufficio del primo ministro, sono stati messi offline lunedì. È la stessa difesa israeliana ad affermare che mai fino ad ora, l’Israele aveva subito un hacking di tali proporzioni. Si ritiene logicamente che solo un potente gruppo ben organizzato di hacker abbia potuto compiere un gesto di tali proporzioni.
Come riportato dal quotidiano israeliano Haaretz ha riportato l’attacco ha preso di mira i siti che utilizzano il dominio “gov.il“, che serve tutti i siti web del governo israeliano ad eccezione di quelli relativi alla difesa. Qualcosa di simile è successo anche in Russia poche settimane fa ma in tal caso è stato il gruppo Anonymous.
Il database del governo è uno di questi siti e un potenziale obiettivo per i criminali informatici.
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Lunedì notte è stato ripristinato l’accesso ad alcuni dei siti colpiti, ma l’establishment della difesa israeliano e la National Cyber Directorate hanno dichiarato lo stato di emergenza mentre è possibile controllare i siti web di importanza strategica, come quelli relativi alle infrastrutture idriche ed elettriche del Paese. segni di compromesso.
Il funzionario citato da Haaretz ha affermato che il governo ritiene che “un attore statale o una grande organizzazione abbia effettuato l’attacco”, ma ha affermato che il colpevole non è ancora stato identificato.
Tuttavia, i giornalisti israeliani hanno già ipotizzato che la colpa sia dell’Iran. Israele e Iran si sono scambiati per anni attacchi informatici e il mese scorso il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) ha violato le telecamere a circuito chiuso e i database dei dipendenti nei porti di Haifa e Ashdod.
Anche il conflitto tra Teheran e Tel Aviv è diventato cinetico negli ultimi giorni, con Israele che ha ucciso due ufficiali dell’IRGC in un attacco aereo in Siria la scorsa settimana e l’IRGC ha risposto con un attacco missilistico balistico contro un presunto “centro strategico” israeliano a Erbil, in Iraq, sabato.
Non c’è che dire, il Cyber Polygon ha ufficialmente aperto la strada agli attacchi informatici su larga scala. Non sarà l’ultimo.
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