IT-Alert, la nuova frontiera della paranoia indotta [VIDEO]

Vivere nel terrore ormai è una moda

La Protezione Civile italiana ha avviato una sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert, in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome e l’Anci. IT-Alert è un sistema per l’informazione diretta alla popolazione, che utilizza la tecnologia cell broadcast per inviare messaggi utili ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica in caso di emergenze gravi o catastrofi imminenti. Il funzionamento di questo sistema è disciplinato dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 febbraio 2023 e sta subendo dei test per adattarsi alle indicazioni europee e alle esigenze del Paese.

I test tecnici per verificare l’invio corretto dei messaggi IT-Alert ai cittadini si protrarranno fino al 13 febbraio 2024 e coinvolgeranno progressivamente tutto il territorio nazionale. Il calendario delle prime giornate di test, che avverranno intorno alle ore 12:00, è il seguente:

• 28 giugno – Regione Toscana
• 30 giugno – Regione Sardegna
• 5 luglio – Regione Siciliana
• 7 luglio – Regione Calabria
• 10 luglio – Regione Emilia-Romagna

I Comuni saranno coinvolti nella diffusione delle informazioni necessarie e nella sollecitazione attiva della partecipazione dei cittadini ai test, invitandoli a compilare i questionari di valutazione.

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CHE E’ ‘STA ROBA?
IT-alert, in Italia il sistema nazionale di allarme pubblico della Protezione civile pic.twitter.com/J4l7Q1mS2Z

— Imola Oggi (@ImolaOggi) June 23, 2023

Ma era proprio indispensabile?

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert, è possibile visitare il sito web dedicato www.it-alert.it. L’obiettivo di questa sperimentazione è garantire un sistema di allarme pubblico efficace per tutta la nazione e accrescere la consapevolezza generale riguardo al suo utilizzo in caso di emergenze gravi o catastrofi imminenti. Per lo meno, questo è quello che dicono adesso.

In questi due anni e mezzo di “plandemia” ci hanno bombardato mattina e sera con statistiche pompate e fasulle di contagi, ricoveri, morti e cavolate varie. La gente era così spaventata da questo “nemico invisibile” che ha smesso di vivere. Neanche il tempo di uscire da questa “emergenza sanitaria” che prontamente hanno tirato fuori il nuovo tormentone dell’emergenza climatica con annessa la siccità (che io chiamo semplicemente “estate”) e l’ossessione per la CO2.

Cosa vogliono adesso? Continuare a farci vivere nel terrore che questi “alert” sulle catastrofi ambientali? Non vorrei pensare male ma ho come l’impressione che a qualcuno, la parolina “emergenza” piaccia davvero tanto.

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