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La Cina svela un nuovo disco ottico con capacità enorme e durata “illimitata”

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Una nuova tecnologia potrebbe presto mandare in pensione gli hard disk tradizionali, almeno nei data center. Un team di scienziati del Centro di Ricerca Optoelettronica di Wuhan ha annunciato la creazione di un nuovo tipo di disco ottico capace non solo di superare la capacità dei dischi rigidi più avanzati, ma anche di resistere virtualmente per sempre.

Non si tratta di un semplice aggiornamento tecnologico, ma di un cambio di paradigma nel modo in cui l’umanità archivia i dati. Il nuovo disco, sviluppato a partire da lastre di vetro e una tecnologia a basso costo, è pensato per offrire una soluzione di archiviazione ultra longeva e conveniente. Secondo gli ingegneri cinesi, si parla di una durata praticamente illimitata, un sogno per chi lavora nel mondo dei data center.

Una rivoluzione a vetro sottile: capiente, economico e progettato per durare

I prototipi sono già stati realizzati e, stando alle dichiarazioni ufficiali, la produzione di massa potrebbe iniziare entro la fine del 2025. I ricercatori sono attualmente in trattativa con alcuni dei principali centri di elaborazione dati, dove l’archiviazione a lungo termine è una delle sfide più costose e delicate.

Ma cosa rende davvero speciale questa nuova tecnologia? Il disco non si basa più sui tradizionali strati magnetici o flash, ma su una struttura ottica multidimensionale incisa su vetro. Una soluzione che non solo resiste meglio all’usura del tempo, ma permette anche di archiviare una quantità di dati estremamente superiore rispetto agli standard attuali.

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I ricercatori sottolineano che il costo di archiviazione di un terabyte su questo tipo di disco è dieci volte inferiore rispetto alle tecnologie esistenti. E sebbene il prezzo delle apparecchiature per scrittura e lettura non sia ancora stato reso noto, l’orizzonte industriale appare già molto concreto.

Pensato per il futuro dell’IA e della memoria collettiva

Le prime applicazioni previste non riguarderanno l’utente comune, ma piuttosto i grandi sistemi: data center, archivi digitali, conservazione di informazioni storiche e — non meno importante — lo storage dei dati per addestrare modelli di intelligenza artificiale di nuova generazione.

Con set di dati che crescono esponenzialmente, l’industria ha urgente bisogno di tecnologie capaci di immagazzinare enormi volumi a costi contenuti e con affidabilità a lungo termine. E il nuovo disco ottico sviluppato a Wuhan sembra voler rispondere proprio a questa esigenza.

Se tutto procederà come previsto, potremmo essere di fronte alla nascita di un nuovo standard di archiviazione, capace di unire densità, durata e convenienza. Una soluzione silenziosa, a base di vetro, pronta a sostituire i rumorosi dischi rigidi che da decenni governano i nostri server.

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