La Cina vieta il gacha: giganti del settore sotto shock
Le aziende perderanno decine di miliardi di dollari
Le autorità cinesi hanno annunciato l’intenzione di vietare il gacha, un popolare sistema di monetizzazione dei videogiochi che prevede l’acquisto di loot box, ovvero pacchetti di oggetti casuali. Questa decisione ha provocato un forte calo delle azioni delle aziende di gioco cinesi, tra cui Tencent e NetEase, che hanno perso rispettivamente il 30% e il 16% del loro valore.
Il gacha è un sistema di monetizzazione molto efficace, ma è stato anche criticato per essere potenzialmente dannoso per i giocatori, in particolare per i minori. I loot box, infatti, possono indurre i giocatori a spendere ingenti somme di denaro per ottenere oggetti che desiderano, ma che non sono garantiti.
Le autorità cinesi hanno quindi deciso di intervenire per tutelare i giocatori, vietando il gacha e introducendo nuove regole per la monetizzazione dei videogiochi. Le nuove regole prevedono, tra l’altro, un limite alla spesa in-game e il divieto di premi di accesso giornalieri.
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Gli analisti prevedono che le nuove regole causeranno enormi danni alle entrate delle aziende di gioco cinesi. I gacha rappresentano infatti una parte significativa delle entrate di queste aziende, che potrebbero perdere miliardi di dollari.
I rappresentanti dell’industria cinese dei videogiochi hanno espresso il loro disappunto per le nuove regole, che considerano irrazionali e lontane dalla realtà.
Quale sarà il futuro del settore dei videogiochi cinesi?
Il futuro del settore dei videogiochi cinesi potrebbe essere influenzato da diversi scenari possibili. Uno di questi potrebbe vedere le aziende di gioco cercare di adattarsi alle nuove regole stabilite dal governo cinese. Questo potrebbe significare lo sviluppo di nuovi sistemi di monetizzazione che siano conformi alle normative, al fine di continuare a operare all’interno del paese.
Un altro possibile scenario potrebbe essere quello in cui le aziende di gioco decidano di spostare le loro attività in altri paesi, dove le normative sono meno restrittive. Questo potrebbe comportare la creazione di nuovi studi di sviluppo all’estero o la ricerca di partnership con aziende estere al fine di mantenere la loro presenza sul mercato globale dei videogiochi.
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Tuttavia, se le restrizioni cinesi sul settore dei videogiochi rimanessero rigorose e non ci fossero alternative valide, potrebbe verificarsi un calo significativo nel mercato dei videogiochi cinesi. Questo avrebbe un impatto negativo sull’economia del paese, poiché il settore dei videogiochi è diventato un importante motore di crescita e generatore di entrate.
In ogni caso, il futuro del settore dei videogiochi cinesi è incerto e dipenderà dalle decisioni delle autorità di regolamentazione, dalle strategie delle aziende di gioco e dalle dinamiche del mercato globale dei videogiochi.
Solo il tempo ci dirà quale scenario si concretizzerà.
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