La crioconservazione arriva in Europa: morti che sperano di resuscitare

L’Europa ha ora una sua prima azienda di crioconservazione: la Tomorrow Biostasis, fondata nel 2019 a Berlino dal medico trentottenne Emil Kendziorra. Questa realtà offre la possibilità di essere ibernati dopo la morte, in attesa che la medicina futura riesca a riportare in vita le persone.

Il luogo di “residenza” di coloro che vengono crioconservati si trova a Rafz, un piccolo paese svizzero vicino al confine con la Germania. Si tratta di un contenitore d’acciaio alto oltre 3 metri, riempito di azoto liquido a -196°C, in cui vengono ospitati i corpi dei clienti.

Al momento, sono già 4 le persone crioconservate da Tomorrow Biostasis. Il costo del servizio completo per l’intero corpo è di 200.000 euro, mentre per ibernare solo il cervello il prezzo scende a 75.000 euro.

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Ma non finisce qui, perché oltre al pagamento iniziale c’è anche un abbonamento mensile da sostenere: 20 euro al mese per il corpo intero o 6 euro per il solo cervello. C’è anche un’opzione “in attesa di morire”, con un costo di 25 euro al mese (in aumento a 50 euro dal 15 giugno), con sconti per l’intera famiglia.

Secondo le stime dell’azienda, la lista d’attesa per i futuri clienti crioconservati conta circa 400 persone, di età compresa tra i 25 e i 45 anni.

Il processo di crioconservazione prevede il raffreddamento graduale del corpo, l’iniezione di soluzioni crioprotettrici e infine il congelamento a -196°C nell’attesa di poter essere riportati in vita in un futuro imprecisato, quando la tecnologia lo permetterà.

Kendziorra, il fondatore di Tomorrow Biostasis, ammette che si tratta di un “rischio”, ma anche di “un’opportunità” per chi sceglie questa strada per superare la morte. Ovviamente, molti interrogativi rimangono ancora senza risposta su questo controverso servizio.

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