La discriminazione su Twitch che ha paralizzato la piattaforma
La chiamata ha comportato il 47% in meno di utenti e migliaia di streamer offline.
L’ultimo sciopero su Twitch, che ha convocato migliaia di streamer contro molestie e discriminazioni, ha dimostrato che non sempre le piattaforme vincono.
In uno dei primi esempi, la decisione di oltre 5.000 streamer negli Stati Uniti di non trasmettere le proprie sessioni di gioco ha lasciato Twitch parzialmente chiuso.
Sebbene non ci sia un dato ufficiale sull’audience, dal momento che la piattaforma non lo rende trasparente, le piattaforme specializzate del settore stimano che Twitch abbia avuto circa il 47% in meno di audience il 1 settembre.
Lo sciopero di Twitch contro la discriminazione
Cosa può succedere su una piattaforma in cui fondamentalmente gli utenti di videogiochi noti come streamer trasmettono le loro sessioni?
La risposta è odio e discriminazione, in carichi che possono essere solo paragonati a quanto accade su altre piattaforme come Twitter.
Su Twitch, il movimento che ha chiamato lo ha fatto come misura di protesta in modo che la piattaforma faccia qualcosa per fermare queste espressioni contro gruppi specifici di streamer.
Lo sciopero su Twitch è stato taggato #ADayOffTwitch ed è stata una mossa per la piattaforma per cambiare le sue politiche sulla raccomandazione delle trasmissioni, note come raid.
We're taking you into the heart of gaming.
— Twitch (@Twitch) August 25, 2021
Catch all of the big announcements and earn a New World Twitch Drop by watching Gamescom Opening Night Live.
Starts at 11am PT on https://t.co/FqeeEsVmae. pic.twitter.com/kzjRoTDPlY
Cosa è successo su Twitch?
Lo sciopero su Twitch è causato da molestie e abusi nei confronti di streamer donne, transgender e non binari.
Questo gruppo era stato per diversi mesi nel mirino dei messaggi di odio e discriminazione diffusi attraverso i raid.
Il movimento è stato convocato da ShineyPen, RekItRaven e LuciaEverblack, che sono stati presi di mira da movimenti di odio e discriminazione.
Come funzionano i raid?
I raid sono strumenti che consentono a uno streamer di condividere o consigliare il proprio pubblico a un altro utente una volta terminata la trasmissione.
Questo strumento invia un pubblico a un canale amico, è come se fosse un retweet, per confrontarlo con questa nota funzione su Twitter.
Il problema è sorto perché, alcuni mesi fa, alcuni streamer hanno iniziato a diffondere messaggi discriminatori e di odio nei confronti di un certo gruppo di utenti, principalmente donne e transgender.
Twitch ha già un’opzione in modo che gli streamer possano disattivare i raid e che nessun altro giocatore condivida un pubblico con loro.
Tuttavia, secondo un articolo pubblicato sul sito Magnet, disabilitare la funzione raid limita la possibilità di fare riferimento ad altri giocatori.
I numeri dello sciopero
Lo sciopero su Twitch ha lasciato prove che la leadership e l’influenza dei giocatori di punta possono avere un impatto significativo sulla piattaforma.
Secondo i dati della piattaforma TwitchTracker, lo sciopero ha attirato più di 500.000 spettatori, lasciando un calo misurabile di meno 47% nel loro pubblico.
Per lingua, gli utenti di lingua spagnola sono stati la maggioranza con una riduzione inferiore al 47%, mentre gli streamer di lingua inglese sono stati ridotti a meno del 24%.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Instagram: instagram.com/guruhitech_official
- Telegram: t.me/guruhitech
- Facebook: facebook.com/guruhitechweb
- Twitter: twitter.com/guruhitech1
- Threads: threads.net/@guruhitech_official
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Utilizzi anche tu la piattaforma video Twitch? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].