Quantcast
News

La negatività online fa male alla mente: lo dimostra un nuovo studio

Condividi l'articolo

Ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno condotto una serie di studi rivelatori che confermano l’impatto negativo dei contenuti tossici sulla salute mentale. Sorprendentemente, è emerso che gli utenti con problemi mentali tendono a scegliere più frequentemente questo tipo di contenuti.

Utilizzando avanzati sistemi di elaborazione del linguaggio naturale, gli scienziati hanno analizzato le abitudini di navigazione web di oltre mille studenti. Ogni pagina web è stata valutata in base a punteggi associati a emozioni specifiche, tra cui rabbia, paura, anticipazione, fiducia, sorpresa, tristezza, gioia e disgusto.

Nel primo studio, i partecipanti hanno trascorso 20 minuti al giorno su Internet per cinque giorni, mentre nel secondo studio hanno navigato per 30 minuti. Gli scienziati hanno estratto dei paragrafi di testo da ciascuna pagina web, utilizzando un algoritmo per calcolare punteggi sia negativi che positivi. I risultati sono stati confrontati con un questionario in cui i partecipanti valutavano il proprio stato d’animo.

Leggi anche:

I risultati hanno rivelato che i partecipanti con un umore migliore tendevano a scegliere contenuti più innocui, mentre quelli in uno stato d’animo negativo optavano per contenuti più dannosi. Un ulteriore test ha dimostrato che il tipo di contenuto selezionato aveva la capacità di influenzare significativamente il benessere emotivo dei partecipanti, peggiorando il loro stato d’animo in modo evidente.

Sulla base di queste scoperte, i ricercatori hanno sviluppato un plugin chiamato Digital Diet, scaricabile e progettato per fornire valutazioni sui risultati di ricerca di Google. Questo strumento classifica i contenuti in tre categorie: emozione (se il contenuto è percepito come positivo o negativo), conoscenza (quanto il contenuto aiuta a comprendere l’argomento) e applicabilità (l’utilità delle informazioni fornite).

“Le persone con una salute mentale fragile tendono a cercare contenuti più negativi e spaventosi, il che può aggravare i loro sintomi e creare un circolo vizioso. Speriamo che questo strumento possa fornire loro maggiore autonomia nella navigazione online e aiutare a interrompere questi cicli dannosi”, hanno dichiarato gli scienziati.

Fonte

Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:

Esprimi il tuo parere!

Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].

0 0 votes
Article Rating

Rispondi

0 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x