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La pirateria non ha scampo: l’IA identifica e rimuove i contenuti illegali

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La settimana scorsa, durante il Comitato Consultivo sull’Applicazione della WIPO, sono stati presentati diversi strumenti innovativi per la protezione dei diritti d’autore. Tra le varie presentazioni, quella della compagnia portoghese NOS Technology ha catturato l’attenzione grazie al suo strumento anti-pirateria alimentato dall’intelligenza artificiale. Questo toolkit è in grado di bloccare automaticamente contenuti piratati, stabilendo una connessione diretta a livello di ISP.

Oggi, l’intelligenza artificiale è sempre più presente in vari settori, dall’automazione delle risposte ai clienti alla raccolta di informazioni nazionali. Non sorprende quindi che i titolari di diritti d’autore stiano sperimentando questa tecnologia. Diverse organizzazioni anti-pirateria stanno integrando l’IA nei loro processi, anche se i dettagli specifici rimangono spesso riservati.

Strumenti anti-pirateria alimentati dall’IA

Durante l’incontro della WIPO, NOS Technology ha messo in evidenza il suo toolkit anti-pirateria, progettato per sfruttare nuovi strumenti digitali nella lotta contro la pirateria. Pedro Bravo, responsabile della protezione dei contenuti di NOS, ha descritto la pirateria come un problema globale sofisticato, difficile da combattere con il monitoraggio manuale. È qui che entra in gioco il loro strumento anti-pirateria.

Bravo ha affermato che queste soluzioni utilizzano AI, generative AI, machine learning, blockchain e automazione per rilevare, confermare e rispondere agli incidenti di pirateria in tempo reale, proteggendo la proprietà intellettuale in ogni fase. Tuttavia, senza ulteriori dettagli, questa descrizione rischia di rimanere solo una serie di parole d’effetto.

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Blocco automatico dei contenuti

Uno dei vantaggi principali del toolkit di NOS è la capacità di emettere automaticamente richieste di rimozione e bloccare flussi piratati. Sebbene i sistemi di rimozione automatica non siano una novità, la tecnologia AI può migliorare notevolmente l’efficacia di questi processi. La compagnia britannica Friend MTS, ad esempio, ha esperienza nel blocco automatico, ma ha anche avvertito di usare cautela, poiché gli errori possono risultare costosi.

NOS non fornisce molti dettagli tecnici, ma una nota a piè di pagina rivela che il suo strumento anti-pirateria è utilizzato per bloccare contenuti nel contesto del sistema di blocco dei siti in Portogallo. Questo avviene attraverso una connessione diretta a livello di ISP, senza intervento umano.

Il toolkit sembra essere così potente da poter prevenire la pirateria prima che accada. Bravo ha affermato che lo strumento è in grado di monitorare migliaia di piattaforme, reti e utenti simultaneamente, utilizzando analisi predittive per anticipare gli attacchi di pirateria.

Interesse da parte di Hollywood

Questa innovazione ha attirato l’attenzione anche della Motion Picture Association (MPA), che sostiene gli sforzi di blocco dei siti a livello globale. Durante la stessa sessione della WIPO, Karyn Temple, vicepresidente senior della MPA, ha discusso l’importanza di soluzioni automatizzate nel contesto di un ecosistema di pirateria in continua evoluzione.

La MPA ha sottolineato che i sistemi di blocco automatizzati, che comunicano rapidamente tra i titolari dei diritti e gli ISP, sono essenziali per affrontare le sfide attuali della pirateria.

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