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La polizia del Sud Wales testa un’app di riconoscimento facciale

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La polizia di South Wales e Gwent è diventata la prima unità di polizia nel Regno Unito a adottare un’app mobile per il riconoscimento facciale, in grado di eseguire scansioni del volto in “quasi tempo reale”. Questa tecnologia, nota come riconoscimento facciale attivato dall’operatore (OIFR), consente agli agenti di scattare una foto del volto di una persona con un telefono cellulare e confrontarla con un database predefinito.

Secondo le forze dell’ordine, l’OIFR permetterà un’identificazione rapida di sospetti e persone scomparse. Inoltre, può essere utilizzata in situazioni in cui una persona è trovata incosciente o deceduta, o quando rifiuta di identificarsi o fornisce un nome falso. Trudi Meyrick, assistente capo della polizia del Sud Wales, ha dichiarato: “Con una sola fotografia confrontata con il database della polizia, gli agenti possono rapidamente rispondere alla domanda: ‘Sei davvero la persona che stiamo cercando?’”

Tuttavia, l’uso di questa tecnologia ha sollevato preoccupazioni tra i gruppi per i diritti civili. L’organizzazione Big Brother Watch avverte che il riconoscimento facciale mobile potrebbe portare a un “pericoloso squilibrio” tra i diritti del pubblico e i poteri della polizia. Esistono preoccupazioni che la polizia possa effettuare ricerche su migliaia di foto di persone innocenti, un problema già evidenziato da una decisione della Corte Suprema nel 2012 che dichiarava illegale la conservazione di immagini di persone non accusate di alcun reato.

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La polizia del Sud Wales ha chiarito che l’app sarà utilizzata solo in contesti ad alto rischio in luoghi privati come case, scuole e strutture sanitarie. Le foto scattate tramite l’app non verranno conservate. Nick McLain, assistente capo della polizia di Gwent, ha sottolineato: “L’uso di questa tecnologia implica sempre decisioni e supervisione umana.”

Nonostante l’adozione crescente di strumenti di sorveglianza come il riconoscimento facciale, i gruppi per la privacy e i garanti dei dati hanno espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di supervisione nel Regno Unito. Attualmente, l’Inghilterra e il Galles soffrono di una limitata supervisione normativa, poiché il governo ha abbandonato recentemente un progetto di legge che avrebbe potuto rafforzare la regolamentazione delle tecnologie biometriche.

Brian Plastow, Commissario per i Biometrici della Scozia, ha avvertito che le decisioni relative alla sicurezza nazionale stanno accumulandosi senza un’adeguata supervisione indipendente. In questo contesto, è cruciale per il governo del Regno Unito nominare un commissario per la regolamentazione dei biometrici, al fine di garantire un controllo efficace sull’uso di tecnologie di sorveglianza sempre più diffuse.

L’introduzione dell’app di riconoscimento facciale on-demand rappresenta un passo significativo nella modernizzazione delle operazioni di polizia nel Sud Wales. Tuttavia, è fondamentale bilanciare l’efficacia nella lotta contro il crimine con la protezione dei diritti civili e la necessità di una supervisione adeguata.

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