La prima immagine di James Webb nascondeva dettagli molto particolari
I ricercatori hanno studiato attentamente la primissima immagine del telescopio orbitale James Webb e hanno scoperto qualcosa a cui non hanno immediatamente prestato attenzione: oggetti curiosi circondano la galassia Sparkler. Possono chiarire quali furono le primissime stelle nell’universo.
I ricercatori hanno osservato l’ammasso di galassie SMACS J0723.3-7327, situato nella costellazione del pesce volante a una distanza di 4,2 miliardi di anni luce dalla Terra. Durante le osservazioni di SMACS J0723.3-7327, gli astronomi hanno scoperto che l’attrazione di questo ammasso di galassie aumenta di circa 100 volte l’ancor più antica galassia Sparkler (dall’inglese “sparkler”).
È stata chiamata così per i punti giallo-rossi, simili a scintille, che la circondano. A scapito della natura di queste scintille, gli scienziati hanno suggerito due opzioni: o si tratta di giovani ammassi che formano attivamente stelle, nati tre miliardi di anni dopo il Big Bang, o di vecchi ammassi globulari (GC), contenenti indizi sulle prime fasi della stella formazione.
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Dopo aver analizzato le immagini, gli astronomi sono giunti alla conclusione che 5 GC su 12 sono tra i più antichi ammassi conosciuti.
Senza Webb, questo era impossibile da vedere prima, dal momento che i ricercatori non hanno osservato le linee di emissione di ossigeno che emettono giovani ammassi stellari. Ha anche aiutato a svelare la geometria delle immagini a tre lenti della galassia Sparkler.
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