La Russia potrebbe disattivare gli algoritmi di Facebook e Twitter
Secondo quanto riferito, un nuovo disegno di legge da presentare al parlamento russo potrebbe consentire al governo di regolamentare e limitare gli algoritmi che raccomandano contenuti e account che secondo i funzionari di Mosca promuovono la discordia sociale o infrangono le leggi locali.
Venerdì, fonti all’interno della Duma di Stato hanno riferito al quotidiano di Mosca, Kommersant, che un nuovo disegno di legge che sarà presentato entro la fine dell’anno obbligherà i giganti della tecnologia americana come Facebook, Instagram, Twitter e YouTube, nonché le reti nazionali come VK, a consentire ai propri utenti di disabilitare algoritmi che creano contenuti specializzati e individuali.
Si dice che i deputati del partito al governo Russia Unita abbiano avanzato le proposte sulla base di nuove preoccupazioni su come i contenuti suggeriti potrebbero aumentare i rischi di conflitti sociali e provocazioni.
Anton Gorelkin, membro del Comitato per la politica dell’informazione, ha dichiarato a Kommersant che il documento è nelle sue fasi finali. “Si tratta della regolamentazione dei servizi di raccomandazione dei social network. La loro trasparenza è importante”. Ha aggiunto che “è in discussione se anche i siti di streaming di film online rientreranno nel regolamento”. Gorelkin ha anche scritto nei giorni scorsi che “gli algoritmi consigliati sono regolati in modo che ci siano sempre informazioni false, provocazioni e bullismo in tutto il feed dell’utente”.
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Il mese scorso, in seguito alle elezioni parlamentari russe, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha affermato che gli algoritmi utilizzati dai social network stavano distorcendo la conversazione online e favorendo gli interessi di altre nazioni. “Quando controllo i consigli di Twitter su chi seguire, ovviamente la prima persona che viene fuori è Navalny, che sta scontando una condanna penale. Non è questa interferenza negli affari di un paese straniero? È una palese interferenza”, ha affermato Medvedev.
Irina Levova, direttrice dei progetti strategici presso l’Institute for Internet Research, sostiene che si dovrebbe prestare maggiore attenzione legale agli algoritmi sulla base di come i contenuti suggeriti influenzano gli utenti. “Se il sistema è in grado di avere un impatto significativo sui diritti, le libertà e il benessere delle persone e pone rischi per la vita, la salute e la proprietà , dovrebbero essere stabiliti requisiti aggiuntivi”, ha affermato. Tuttavia, Levova ha aggiunto che i meccanismi utilizzati per potenziare i servizi per le aziende non comportano tali minacce.
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Inoltre, alcune aziende temono che perderanno la possibilità di massimizzare la loro portata ai clienti se gli algoritmi venissero limitati. Mikhail Ilyichev, direttore generale del servizio audio Sber.Zvuk, ha dichiarato a Kommersant che le aziende potrebbero vedere un calo delle entrate finanziarie, poiché disabilitare il meccanismo di raccomandazione significherà che l’utente vedrà annunci pubblicitari meno mirati basati sui cookie e sulla cronologia del browser.
Questa non è la prima volta che i social network sono stati oggetto di critiche da parte del governo russo. La scorsa settimana, la portavoce del ministero degli Esteri del paese Maria Zakharova ha dichiarato dopo l’interruzione globale delle piattaforme di Facebook, tra cui Instagram e WhatsApp, che la colpa mette in luce i fallimenti del conglomerato con sede in California e la necessità delle capacità Internet sovrane della Russia.
“Dobbiamo capire che un tale blackout può verificarsi in qualsiasi momento, in base ai processi che stanno prendendo piede negli Stati Uniti”, ha affermato Zakharova. “Ieri ti hanno mostrato tutto. Non ci stiamo tagliando fuori, ma le loro tecnologie stanno fallendo a tal punto che tre miliardi e mezzo di persone sono state tagliate fuori”.
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