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L’America prova a regolamentare i “taxi volanti”

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Il film di Hollywood cominciano a prendere forma.

L’ufficio dell’ispettore generale del dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti ha dichiarato lunedì che esaminerà i progressi delle autorità di regolamentazione nello stabilire le basi per la certificazione degli aeromobili a bassa quota noti come “taxi volanti“.

Sebbene l’interesse per la mobilità aerea urbana, o velivoli altamente automatizzati che possono essere utilizzati per passeggeri e merci e progettati per operare in aree popolate, sia cresciuto in modo sostanziale, crea “nuove e complesse sfide di sicurezza” per la Federal Aviation Administration (FAA), che sta attualmente esaminando le domande per la certificazione di aeromobili eVTOL, ha affermato il watchdog.

Il settore comprende velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale, o eVTOL, che utilizzano la propulsione elettrica per decollare, librarsi e atterrare verticalmente. L’aereo in genere trasporta solo pochi passeggeri per pilota.

La FAA ha affermato che “coopererà pienamente con l’audit dell’Ufficio dell’ispettore generale e non vede l’ora di fornire informazioni sul nostro ampio lavoro sulla sicurezza in quest’area”.

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Nell’evidenziare le sfide per la FAA, l’ufficio dell’ispettore generale ha osservato che il regolamento esistente per la certificazione degli aeromobili che viene utilizzato è “ancora principalmente destinato ai piccoli velivoli tradizionali con un pilota a bordo, mentre gli aerei eVTOL potrebbero essere completamente autonomi”.

Tra le aziende che stanno investendo denaro nel nascente , figurano produttori di aviazione e automobili affermati come Boeing, Embraer, Airbus, United Airlines, Toyota Motor Corp e Stellantis.

Gli analisti di Morgan Stanley lo scorso anno hanno stimato che il mercato potenziale degli eVTOL potrebbe valere 1 trilione di dollari entro il 2040, ipotizzando esiti normativi favorevoli. Ma hanno affermato che i rischi normativi sono stati uno dei più sottovalutati per il settore dati i severi requisiti di sicurezza, in particolare per operare in ambienti urbani densi, nonché i problemi di rumore e inquinamento.

La FAA ha affermato la scorsa settimana che l’agenzia e le autorità dell’aviazione civile del Regno Unito hanno una serie di discussioni “incentrate sull’agevolazione della certificazione e sulla convalida di nuovi velivoli eVTOL, sulla produzione, sul mantenimento dell’aeronavigabilità, sulle operazioni e sulle licenze del personale”.

Un mondo hollywoodiano

In questi anni abbiamo visto come i film americani ci abbiano predetto il futuro: avevano previsto le onde anomale, la pandemia, il Metaverso e da sempre hanno lasciato intendere che saremmo arrivati alle auto volanti. Quest’ultima previsione tuttavia è diventata un’idea concreta già dai primi droni. Mi sono sempre chiesto perché non realizzassero un drone più grande da poterlo pilotare dall’interno anziché divertirsi a farlo volare da terra. 

Naturalmente non possiamo pretendere di comprare un drone gigante e metterci a volare come se nulla fosse. Anche il volo prevede non solo delle norme da rispettare ma anche una certa esperienza. Chissà se le in futuro nelle scuole guida non ci si potrà anche prendere una patente di guida per le auto volanti.

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