Le aziende giapponesi di anime chiudono altri 15 siti pirata in Brasile
Un nuovo successo per la lotta contro la pirateria: il gruppo anti-pirateria giapponese CODA ha recentemente annunciato la chiusura di 15 siti pirata in Brasile, tra cui Bakashi.tv, il terzo sito di anime più visitato nel paese. Questa operazione è stata condotta a nome di tre importanti produttori di anime giapponesi e rappresenta un passo significativo nella loro strategia per combattere la distribuzione non autorizzata dei contenuti giapponesi all’estero.
Azioni di enforcement
All’inizio di dicembre, CODA ha messo in atto una serie di visite in loco ai gestori dei siti pirata. Queste operazioni, note come “knock-and-talk,” consistono nell’identificare i gestori dei siti e confrontarli direttamente, spesso presso le loro abitazioni. Questo approccio mira a rendere l’ingiunzione di cessazione più impattante rispetto a una semplice comunicazione scritta.
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I produttori di anime, tra cui Toei Animation, Toho e Bandai Namco Filmworks, hanno collaborato con CODA per interrompere l’attività di siti che offrivano contenuti giapponesi a utenti al di fuori del Giappone. Durante le operazioni, sono state adottate misure come il blocco degli accessi da indirizzi IP giapponesi e geo-blocco per limitare la scoperta delle violazioni.
Risultati dell’operazione
La campagna di CODA ha portato alla chiusura di 15 siti, con Bakashi.tv che ha registrato milioni di visite nei mesi precedenti. Secondo i dati di traffico, Bakashi.tv ha ricevuto rispettivamente 6,43 milioni, 9,3 milioni e 8,34 milioni di visite nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2024.
Sebbene il sito sia stato chiuso, un nuovo sito con un nome simile ha già iniziato a spuntare, il che evidenzia la continua sfida nel combattere la pirateria online. Nonostante ciò, CODA rimane impegnata nella lotta contro la pirateria, cercando di proteggere i diritti di autore e promuovere la distribuzione legale dei contenuti.
Le azioni di CODA in Brasile rappresentano un passo importante nella guerra contro la pirateria degli anime, dimostrando l’impegno delle aziende giapponesi nel proteggere i loro prodotti. La chiusura di Bakashi.tv e di altri siti simili è un chiaro segnale che il settore sta intensificando gli sforzi per affrontare le violazioni dei diritti d’autore, mentre le aziende continuano a esplorare nuove strategie per raggiungere i propri fan in modo legittimo.
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