Le leghe sportive accusano X di essere la “casa della pirateria”
Un gruppo di leghe calcistiche, tra cui UEFA, Premier League e LaLiga, ha inviato una lettera al CEO di X, Linda Yaccarino, chiedendo un intervento più deciso contro la pirateria in streaming. Supportati dai broadcaster, queste organizzazioni denunciano che l’inefficienza nell’applicazione delle regole ha reso X un rifugio per la pirateria.
X consente la condivisione di contenuti generati dagli utenti, ma spesso senza il consenso dei titolari dei diritti, portando a ripetute violazioni del copyright. Uno studio dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale ha evidenziato che X è un terreno fertile per la pirateria, e alcuni legislatori statunitensi hanno suggerito che questo fenomeno potrebbe essere parte del modello di business della piattaforma.
Le preoccupazioni sono aumentate al punto che, lo scorso anno, importanti etichette discografiche hanno intentato una causa contro la società di Elon Musk, accusandola di “alimentare” la violazione del copyright e richiedendo danni fino a 250 milioni di dollari. La causa è ancora in corso, mentre cresce la pressione per una maggiore protezione dei diritti d’autore.
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Richiesta di azione da parte delle leghe sportive e broadcaster
Recentemente, l’Associated Press ha riportato che le leghe sportive e i broadcaster hanno contattato Yaccarino, esortando X a prendere sul serio la pirateria degli streaming live. La lettera critica la piattaforma per la sua scarsa applicazione delle normative e suggerisce che il supporto tecnico per i titolari dei diritti sia diminuito dopo l’acquisizione da parte di Musk.
“L’approccio di X nella rimozione dei contenuti live illegali è inadeguato”, afferma la lettera, evidenziando una preoccupante diminuzione del supporto tecnico.
X: un rifugio per la pirateria
Sebbene la pirateria sia un problema comune a tutte le piattaforme social, la lettera sottolinea che la risposta di X è particolarmente insufficiente, dando ai pirati l’impressione di poter operare senza conseguenze. I titolari dei diritti segnalano un aumento dei live stream piratati e una diminuzione degli sforzi di moderazione.
Le organizzazioni richiedono un incontro con X per discutere di queste problematiche, auspicando che la piattaforma possa rivedere le sue politiche e rispettare gli obblighi previsti dal Digital Services Act.
Confronto con META e YouTube
L’Associated Press non ha pubblicato la lettera completa, ma è chiaro che X si distingue negativamente rispetto ad altre piattaforme. Cameron Andrews, direttore legale di BeIN, ha evidenziato che mentre META e YouTube collaborano con i titolari dei diritti, X sta facendo poco.
Durante l’Euro 2024, BeIN ha identificato 1.198 flussi illegali, con centinaia di migliaia di spettatori non autorizzati. Senza una cooperazione efficace da parte di X, i titolari dei diritti si trovano in difficoltà nel proteggere i loro diritti di trasmissione.
Resta da vedere quanto X sarà ricettiva a queste critiche. L’azienda non ha rilasciato commenti ufficiali e Elon Musk non si è ancora espresso, nonostante in passato abbia manifestato la sua opposizione a misure generali di rimozione.
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