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Le sanzioni anti Russia hanno creato una crisi peggiore del Covid

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Scaffali vuoti, benzina ai massimi storici, aumento smisurato dei prezzi. Scoppiano le proteste in alcune parti d’Europa.

Le sanzioni senza precedenti contro la Russia hanno spinto i costi dell’energia più in alto in Europa e negli Stati Uniti, guidando un’inflazione record e rendendo sempre più costoso per agricoltori e camionisti alimentare i loro macchinari, permettersi fertilizzanti o tenere il passo con altri costi. In Europa, che dipende dal petrolio e dal gas naturale russi, le sanzioni hanno aggravato la crisi dell’approvvigionamento energetico che ha fatto aumentare i costi per famiglie e imprese.

In due anni di pandemia tutto questo non si è mai verificato. Come mai tutto sembra coincidere con quel progetto del World Economic Forum chiamato Great Reset? Ecco cosa sta succedendo.

Gli alti costi energetici innescano disordini

Le persone in tutta l’UE hanno protestato per l’aumento vertiginoso e proibitivo del costo del diesel e della benzina. Migliaia di camionisti hanno iniziato uno sciopero a tempo indeterminato in Spagna lunedì scorso, provocando ingorghi e blocchi in tutto il paese. Alcune aziende di autocarri in Spagna hanno smesso di operare a causa dei costi elevati che hanno comportato la perdita di posti di lavoro per alcuni dipendenti. 

In Italia un litro di benzina e diesel ora costa più di due euro a causa delle sanzioni. Anche la Francia è stata colpita dalle proteste contro l’impennata dei prezzi del carburante. Centinaia di agricoltori in protesta hanno bloccato il traffico nel centro di Atene per chiedere al governo di concedere loro ulteriori concessioni per far fronte ai maggiori costi energetici. 

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Negli Stati Uniti, i consumatori ora devono pagare almeno il doppio per la benzina dopo che Washington ha annunciato un embargo sulle importazioni di energia dalla Russia.

Scaffali vuoti nei negozi di alimentari

Gli scioperi dei camionisti hanno causato problemi di approvvigionamento che stanno colpendo le industrie alimentari di interi paesi. Le immagini di scaffali vuoti nei negozi di alimentari stanno diventando sempre più comuni in Europa poiché le forniture di generi alimentari e prodotti di base sono state colpite. In Italia già da una settimana si è iniziato a razionare le quantità di alcuni prodotti come olio e acqua.

I governi mettono in guardia contro gli acquisti di panico

Alcuni rivenditori hanno dovuto limitare le vendite di determinati prodotti per impedire ai clienti di acquistare più delle “normali quantità domestiche”. I governi insistono sul fatto che la carenza di forniture sia una “bufala” e invitano le persone a non farsi prendere dal panico. Gli esperti affermano che è probabile che l’incertezza sul mercato continui e che la situazione potrebbe persino peggiorare nelle prossime settimane.

Prezzi del cibo alle stelle

I prezzi alimentari globali, che erano già in aumento a causa della pandemia di coronavirus, sono aumentati ulteriormente durante la crisi in Ucraina. La Russia e l’Ucraina sono importanti fornitori globali di grano, nonché di girasole, colza, semi di lino e soia utilizzati per gli oli da cucina e nei mangimi. 

Russia e Bielorussia, che devono anche affrontare le sanzioni occidentali per la crisi in Ucraina, sono i principali fornitori globali di fertilizzanti. Il conseguente aumento dei prezzi dei fertilizzanti significa che gli agricoltori di tutto il mondo devono affrontare costi più elevati per coltivare i raccolti. 

In Italia, i prezzi di pasta, farina e ortaggi sono aumentati notevolmente, con il prezzo dell’olio di girasole in aumento, del 19%. I dati dell’organizzazione nazionale per il commercio agricolo, Coldiretti, mostrano che il costo del pane è quasi raddoppiato da novembre, arrivando agli attuali 8 euro al chilo. Alcuni scaffali dei supermercati tedeschi sono stati spogliati di olio da cucina e farina, come lo erano nel marzo 2020 quando è iniziata la pandemia di Covid. 

Più di recente, il costo dell’olio da cucina è aumentato in modo significativo, con una bottiglia più economica che ora costa quasi 2 €, rispetto a meno di 1 € di pochi mesi fa.

Global auto market in trouble

La crisi ucraina si è aggiunta ai dolori subiti dalle case automobilistiche, che erano alle prese con prezzi elevati a causa delle interruzioni legate al Covid, inclusa la carenza di semiconduttori. Questa settimana le principali case automobilistiche hanno annunciato che chiuderanno gli stabilimenti in Europa e aumenteranno ulteriormente i prezzi con l’aumentare dei problemi di fornitura. 

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Negli Stati Uniti, i prezzi dei veicoli usati sono attualmente molto al di sopra delle norme storiche a causa della carenza di auto e camion nuovi. Russia e Ucraina sono importanti fornitori di materie prime fondamentali per l’industria automobilistica come gas neon, alluminio, platino e palladio e di componenti come cablaggi. Il fornitore di dati sul mercato automobilistico S&P Global Mobility ha dichiarato la scorsa settimana che il conflitto Russia-Ucraina e l’aumento dei prezzi delle materie prime comporteranno la costruzione di cinque milioni di auto in meno nei prossimi due anni.

Gli appelli anticrisi dell’Europa

I primi ministri di Spagna, Portogallo, Italia e Grecia si sono incontrati venerdì per chiedere una risposta urgente a livello dell’Unione europea alla crisi energetica in vista del prossimo Consiglio europeo. Il governo spagnolo dice che prevede di introdurre misure contro i prezzi elevati dell’energia e del carburante entro la fine del mese. L’ansia in Europa è esacerbata dal timore che la Russia alla fine risponderà alle sanzioni occidentali tagliando le forniture di energia al continente, mandando le loro economie in recessione.

Tutto come da copione

Non oserei fare pensieri malvagi se non fosse che qualche mese fa, ho scritto un articolo in cui elencavo le 7 fasi del Great Reset e in una di queste, si parlava proprio di questo: “Fare esplodere penuria di beni e cibo”.

Se leggerai l’articolo, ti renderai conto che le 7 fasi elencate non stanno procedendo proprio alla lettera ma non potrai negare che molto di quello riportato è già accaduto e sta accadendo tuttora. 

Un altro buffo episodio che mi porta a pensare che questa crisi economica possa in qualche modo esser stata programmata riguarda il video della crisi di luce e gas di cui ho parlato in un altro articolo proprio ieri.

Dobbiamo continuare a pensare che tutto quello che sta accadendo in questi anni sia “naturale” o c’è qualcuno molto potente che sta giocando con l’economia mondiale e con la vita dell’intera umanità? A voi la risposta.

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