L’Europa propone la porta USB-C come predefinita per tutti!
Chi dovrà adeguarsi ai nuovi standard sarà sicuramente Apple.
La Commissione Europea ha presentato un disegno di legge per un’unica soluzione per il caricabatterie. Secondo il regolatore, USB-C dovrebbe diventare la porta standard per smartphone, tablet, fotocamere, cuffie, altoparlanti e console di gioco. E questo vale per tutti.
Il regolatore propone inoltre di separare le vendite dei caricabatterie dalle vendite dei dispositivi stessi, il che dovrebbe aumentare la comodità per gli utenti e ridurre l’impatto sull’ambiente.
È probabile che la proposta della CE abbia il maggiore impatto su Apple, che continua a utilizzare il proprio connettore Lightning, osserva The Verge. Ora le proposte del regolatore devono essere valutate dal Parlamento europeo. Se la legge verrà approvata, i produttori avranno 24 mesi per apportare modifiche.
Il 22 settembre, Reuters ha riferito dell’intenzione di introdurre una fattura su un singolo connettore di ricarica per smartphone e tablet, citando fonti.
Gli utenti europei hanno a lungo sopportato caricabatterie incompatibili. Abbiamo dato all’industria tutto il tempo per trovare soluzioni, ma ora è il momento di intraprendere un’azione legislativa. Questa è una vittoria importante per l’ambiente e per tutti noi.
Margrethe Vestager
Vicepresidente esecutivo della Commissione europea
L’Europa potrebbe introdurre un connettore unico per la ricarica degli smartphone: cosa cambierà e chi influirà
Per più di dieci anni, il regolatore europeo ha cercato dai produttori uno standard unificato per i caricabatterie, e non senza successo. Ma Apple potrebbe approfittare di nuovo di una scappatoia.
Cosa ha proposto la Commissione Europea
Il 23 settembre, la Commissione europea ha presentato un disegno di legge su un singolo connettore di ricarica per smartphone e tablet: hanno scelto USB-C. Quindi il regolatore vuole ridurre la quantità di rifiuti elettronici e rendere l’acquisto di dispositivi più conveniente per gli utenti. Secondo il suo progetto:
- I produttori dovranno rendere la porta USB-C comune a tutti gli smartphone, tablet, fotocamere digitali, cuffie, auricolari, altoparlanti portatili e console di gioco.
- Adotta un unico standard per la ricarica rapida e non sottovalutare artificialmente la velocità durante la ricarica di un dispositivo di un altro produttore.
- Consenti agli utenti di scegliere se acquistare un dispositivo con o senza caricabatterie. I cavi di ricarica stessi continueranno a essere venduti con il dispositivo.
- Informa i consumatori sulla capacità del caricabatterie e se supporta la ricarica rapida.
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La scelta dei dispositivi che influenzeranno i cambiamenti, la CE ha spiegato il loro uso diffuso. Braccialetti fitness, smartwatch e cuffie in-ear non sono stati considerati per “motivi tecnici”.
Inoltre, il regolatore non ha fissato requisiti tecnici per la ricarica wireless: i produttori saranno comunque in grado di realizzarli secondo la loro scelta. La proposta riguarda solo la compatibilità del dispositivo con un’estremità del cavo di ricarica. Quale dovrebbe essere l’alimentatore, il regolatore deve decidere entro la fine del 2021.
Con la nostra offerta, i consumatori europei potranno utilizzare un caricabatterie per tutti i dispositivi elettronici portatili: un passo importante verso una maggiore comodità e meno sprechi.
Thierry Breton
Commissario per il mercato interno dell’UE
Quando le modifiche avranno effetto
La proposta della Commissione europea deve essere accettata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei paesi dell’UE. Se sono d’accordo, i produttori avranno due anni per riattrezzare la produzione per conformarsi alle nuove regole e adottare la porta USB-C come unica soluzione.
All’inizio del 2020, il Parlamento europeo ha già sostenuto lo sviluppo di regole su un unico caricabatterie. Questo indica il suo sostegno al disegno di legge, osserva The Verge.
Secondo la BBC, i deputati e gli stessi Paesi possono proporre i propri emendamenti, che devono essere approvati dall’UE. Il regolatore prevede che ciò avvenga nel 2022, dopo di che i paesi di solito hanno due anni per modificare la loro legislazione nazionale.
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