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L’impianto SHEATH potrebbe sostituire le pompe per insulina

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Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce circa 5 milioni di persone in tutto il mondo. I pazienti con diabete di tipo 1 non producono insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue. Questo può portare a gravi complicazioni, come malattie cardiache, ictus e insufficienza renale.

La terapia standard per il diabete di tipo 1 è l’iniezione di insulina. Tuttavia, questo può essere scomodo e doloroso. Un’altra opzione è l’impianto di cellule beta, che producono insulina. Tuttavia, questo può richiedere un ciclo di soppressione immunitaria per prevenire il rigetto delle cellule.

Un nuovo impianto sviluppato da ricercatori della Cornell University potrebbe offrire un’alternativa più semplice e sicura alla terapia insulinica tradizionale. L’impianto, chiamato SHEATH, viene inserito sotto la pelle, dove le cellule beta sono protette dal sistema immunitario.

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Prima dell’impianto, viene inserito un catetere sotto la pelle per 3-6 settimane. Durante questo periodo, si forma una rete di vasi sanguigni intorno al catetere. Successivamente, il catetere viene rimosso e l’impianto SHEATH viene inserito nella “tasca” risultante.

Grazie alla rete di vasi sanguigni, le cellule beta ricevono ossigeno e sostanze nutritive e l’impianto rilascia insulina nel sangue. In uno studio su topi, l’impianto SHEATH ha mantenuto i livelli di glucosio nel sangue entro un intervallo normale per oltre 190 giorni senza l’uso di immunosoppressione.

L’impianto SHEATH non è ancora stato testato sull’uomo, ma i ricercatori ritengono che abbia il potenziale per rivoluzionare la terapia del diabete di tipo 1.

Vantaggi dell’impianto SHEATH

  • È più facile da impiantare delle pompe per insulina.
  • Non richiede immunosoppressione.
  • Può essere impiantato sotto la pelle, dove le cellule beta sono protette dal sistema immunitario.

Svantaggi dell’impianto SHEATH

  • Non è ancora stato testato sull’uomo.
  • È possibile che il sistema immunitario possa ancora attaccare le cellule beta.

In conclusione, l’impianto SHEATH è una nuova promettente tecnologia che potrebbe offrire un’alternativa più semplice e sicura alla terapia insulinica tradizionale. Ulteriori studi sull’uomo sono necessari per confermare la sicurezza e l’efficacia dell’impianto.

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