L’inganno virale dell’AI: la finta canzone di Adele dedicata a Charlie Kirk conquista il web

Una ballata struggente intitolata “Repose en Paix” ha commosso milioni di utenti sui social. La voce inconfondibile sembrava quella di Adele, e la dedica – un omaggio al conservatore americano Charlie Kirk, assassinato il mese scorso – ha amplificato l’emozione.
“Grazie, Adele, questa è una canzone meravigliosa”, si legge tra i commenti su YouTube. Peccato che Adele non c’entri nulla.
Secondo Le Figaro, il brano è completamente generato dall’intelligenza artificiale. Nessuna registrazione in studio, nessuna sessione vocale: solo algoritmi e modelli di sintesi vocale capaci di imitare la voce della cantante con una fedeltà inquietante.
La nuova frontiera dell’inganno digitale
Non è la prima volta che l’AI imita cantanti celebri. Negli ultimi mesi, piattaforme e community online sono state sommerse da brani “fake” attribuiti a Ed Sheeran, Justin Bieber, Taylor Swift e molti altri.
La differenza? Queste creazioni non richiedono né budget né competenze musicali: basta un prompt di testo, qualche clic e un modello vocale scaricato da Internet.
Alcuni risultati sono palesemente artificiali, ma in altri casi la somiglianza è tale da ingannare milioni di ascoltatori, alimentando un circolo vizioso di contenuti falsi che si diffondono come veri.
Strumenti economici, facilmente accessibili e una rete di condivisione virale stanno trasformando la musica in un laboratorio di illusioni sonore.
Dall’arte all’algoritmo: il paradosso di Internet
Alex Mahadevan del Poynter Institute for Media Research ha espresso forte preoccupazione: “Ciò che rendeva Internet affascinante – la creatività autentica di persone reali – sta scomparendo. Ora dominano contenuti mediocri generati da truffatori, solo per profitto.”
Secondo Mahadevan, la società sta diventando un pubblico passivo, abituato a consumare flussi di contenuti automatizzati, più che a creare o riflettere.
In altre parole, il web che doveva liberare la creatività umana si sta riempiendo di copie senz’anima, curate da algoritmi che fingono emozioni ma non ne provano nessuna.
Leggi anche:
YouTube e le regole invisibili dell’AI
Ufficialmente, YouTube impone ai creatori di dichiarare l’uso dell’intelligenza artificiale, ma la trasparenza resta un miraggio. L’avviso, quando c’è, si trova in fondo alle descrizioni dei video, quasi sempre ignorato dagli spettatori.
Nel frattempo, l’industria dell’AI musicale continua a crescere. Una band interamente artificiale, The Velvet Sundown, si presenta su Spotify come “né del tutto umana né del tutto automatica” e conta già oltre 200.000 ascoltatori mensili.
La musica sintetica è ormai un prodotto di massa, e il confine tra reale e artificiale si fa sempre più sottile.
La ribellione degli artisti veri
Non tutti però restano a guardare. Lo scorso anno più di 200 artisti, tra cui Katy Perry, Nicki Minaj e Billie Eilish, hanno firmato una lettera aperta indirizzata ai principali sviluppatori di intelligenza artificiale e alle piattaforme musicali.
Nel testo, gli artisti denunciano l’uso improprio delle loro opere per addestrare modelli generativi:
“Questi strumenti svalutano il nostro lavoro, ci privano di un giusto compenso e rubano la nostra voce.”
Secondo i firmatari, l’AI “viola i diritti dei creatori e distrugge l’ecosistema musicale”, minacciando la sopravvivenza stessa dell’arte come espressione umana.
Una nuova era tra fascinazione e falsificazione
Il caso della “canzone di Adele” è solo l’ultimo esempio di una tendenza sempre più preoccupante. L’intelligenza artificiale non si limita più a comporre musica, ma sostituisce gli artisti stessi, replicandone le voci e appropriandosi della loro identità.
Ciò che un tempo era talento e ispirazione, oggi è diventato una formula sintetica, capace di emozionare senza alcun cuore dietro.
E mentre milioni di utenti condividono e applaudono brani che credono autentici, l’AI continua a perfezionarsi, pronta a rendere indistinguibile ciò che è umano da ciò che non lo è.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Telegram: t.me/guruhitech
- X (Twitter): x.com/guruhitech1
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].
Scopri di più da GuruHiTech
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.