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L’intelligenza artificiale è stata denunciata per plagio

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Stable Diffusion avrebbe copiato più di 12 milioni di immagini da una collezione di Getty Images

L’uso commerciale di fotografie generate dall’intelligenza artificiale ha sollevato dubbi, dal momento che era destinato a essere implementato come parte del catalogo di banche di immagini come Shutterstock. La questione principale finora è se queste produzioni (che si basano su una descrizione testuale) possano generare conflitti con il diritto d’autore.

A seguito di questo problema legale, la società Stability AI, sviluppatrice del software Stable Diffusion, è stata citata in giudizio da Getty Images nel febbraio 2023 per plagio, in quanto avrebbe violato queste regole nella produzione di contenuti ottenibili tramite “prompt” o indicazioni testuali.

Secondo la società di servizi fotografici, Stability AI “ha copiato più di 12 milioni di fotografie di Getty Images, oltre a descrizioni e metadati collegati alle immagini originali senza autorizzazione o pagamento a Getty Images”.

Con la diffusione delle produzioni fotografiche basate sull’intelligenza artificiale, si è creata una falla che potrebbe riguardare non solo le società di image banking o i servizi fotografici, ma anche gli artisti digitali, i pittori, i fotografi freelance e una vasta gamma di professionisti dell’immagine.

Immagine creata dall’intelligenza artificiale di Stable Diffusion rispetto alle fotografie di Getty Images (ArsTechnica)
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Anche se le produzioni dell’intelligenza artificiale possono non avere alcuna somiglianza con una particolare immagine, alcuni sostengono che per arrivare al risultato finale (e dopo essere state addestrate con le risorse disponibili su Internet), è possibile che siano state estratte risorse da immagini protette da copyright, portando a casi di plagio come quello riportato da Getty Images.

Inoltre, indicano che uno dei modi in cui le aziende possono evitare questo problema è quello di effettuare un pagamento a tutti i fotografi e alle banche di immagini che sono state utilizzate per addestrare un’intelligenza artificiale come Stable Diffusion.

In questo modo, ogni volta che viene generata un’immagine, gli artisti che hanno partecipato alla creazione delle risorse di riferimento riceveranno delle royalties per il loro lavoro. Questa è la modalità attuata da aziende come Shutterstock per evitare denunce di violazione del copyright.

La verità è che, almeno nel caso di Stable Diffusion, sono state generate fotografie molto simili ad altre che si possono trovare su Internet e persino su Wikipedia, anche se questo non è un comportamento comune nei software.

Secondo ArsTechnica, un’indagine ha rilevato che se si vuole ottenere un risultato estremamente simile, la percentuale di successo è di circa lo 0,03%.

Immagine creata dall’intelligenza artificiale di Stable Diffusion rispetto alle fotografie di Getty Images (ArsTechnica)
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D’altra parte, Stable Diffusion ha generato contenuti in cui è possibile vedere un tentativo approssimativo di riprodurre il watermark di Getty Images per pubblicare le sue immagini, il che rende più difficile accettare la possibilità che questa intelligenza artificiale non abbia utilizzato i contenuti dell’azienda per addestrare il suo software o che il programma non abbia cercato di riprodurre un’immagine molto simile a quella che le è stata fornita.

Le immagini generate da Stable Diffusion tentano di riprodurre lo stesso contenuto (o un contenuto molto simile) di un’immagine utilizzata per l’addestramento solo nell’1,88% dei casi. Inoltre, bisogna considerare che questa percentuale è stata raggiunta perché i ricercatori hanno cercato di generare queste somiglianze, cosa che un normale utente della piattaforma non farebbe.

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