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L’intelligenza artificiale potrà scrivere sceneggiature cinematografiche

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La condizione proposta dagli sceneggiatori è che abbiano il 100% delle royalties del prodotto finale

La Writers Guild of America (WGA), che riunisce tutti gli sceneggiatori dell’industria cinematografica degli Stati Uniti, ha approvato l’uso di intelligenze artificiali generative come strumenti per la creazione di sceneggiature cinematografiche.

Questo potrebbe influenzare la produzione di contenuti per i film di Hollywood e raggiungere le sale cinematografiche di tutto il mondo.

A causa della popolarità di software come ChatGPT, gli sceneggiatori hanno espresso il timore di essere sostituiti. Pertanto, hanno proposto di regolamentare l’uso di questa tecnologia e di trasformarla in uno strumento creativo, invece di assegnarle la stesura completa di una sceneggiatura cinematografica.

Questo collettivo include anche una condizione di base per garantire che l’uso di queste intelligenze artificiali non li danneggi, che ottengano il 100% dei profitti e del lavoro generato dalla scrittura.

In questo modo, le case di produzione non saranno costrette a dividere i profitti tra gli scrittori e l’azienda che ha creato l’intelligenza artificiale utilizzata.

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La proposta, approvata dalla corporazione, specifica anche che se un produttore o un dirigente dà allo sceneggiatore una prima bozza di una sceneggiatura generata da un’intelligenza artificiale, per correggerla o riscriverla, sarà lo scrittore a essere considerato il primo creatore del testo.

Inoltre, nessuna delle creazioni realizzate da un’intelligenza artificiale potrebbe essere considerata come “materiale di partenza” o “materiale letterario” su cui si basa uno sceneggiatore, termini che sono fondamentali quando si tratta di fornire sia i crediti per l’opera scritta che il relativo compenso.

Se la proposta verrà accettata dall’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), uno sceneggiatore potrebbe, ad esempio, utilizzare l’intelligenza artificiale per generare un racconto breve che potrebbe poi essere utilizzato come punto di partenza per creare la sceneggiatura completa ed essere comunque considerato l’unico autore di un prodotto letterario.

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Secondo gli standard del settore, almeno negli Stati Uniti, se un’intelligenza artificiale “non è in grado di scrivere” materiale letterario, come proposto nell’iniziativa della WGA, allora non può far parte del team di scrittura di alcun progetto.

La Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) ha espresso preoccupazione per l’uso dell’intelligenza artificiale perché ritiene che questo tipo di tecnologia potrebbe far perdere ai suoi membri i diritti d’immagine e la voce, dato che questi programmi possono imitare entrambe le caratteristiche.

La Writers Guild of America (WGA) propone, come condizione per l’incorporazione delle intelligenze artificiali nei film, che gli sceneggiatori ricevano il 100% del credito per il loro lavoro anche se hanno usato strumenti basati su questa tecnologia (Michael Buckner/Variety)

La proposta normativa è già stata approvata dalla Writers Guild of America che dovrà negoziare con altri dirigenti affinché le case di produzione di Hollywood decidano di accettare i termini stabiliti dalla WGA.

Se questo accadrà, gli sceneggiatori potranno utilizzare la tecnologia artificiale per creare contenuti e i prossimi film che usciranno nelle sale cinematografiche potrebbero vedere l’intelligenza artificiale coinvolta nel processo di scrittura.

Tuttavia, dal punto di vista dei consumatori, non è stato chiarito se saranno informati del coinvolgimento delle intelligenze artificiali nel processo di sceneggiatura o se questa informazione sarà nota solo alle case di produzione.

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