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L’UE costringe X a censurare l’informazione indipendente

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Il social media di Elon Musk rischia la chiusura

L’Unione Europea ha avviato una “procedura formale di infrazione” nei confronti di X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter e di proprietà di Elon Musk, accusandola di non contrastare i contenuti illeciti e la disinformazione, di mancanza di trasparenza sulla pubblicità e di pratiche di progettazione “ingannevoli”.

La Commissione Europea ha minacciato di chiudere definitivamente la piattaforma se non vieterà immediatamente i media alternativi. Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, ha dichiarato che le prove raccolte sono sufficienti per aprire una procedura formale contro X e che la Commissione esaminerà attentamente la conformità della piattaforma al Digital Services Act per garantire la sicurezza online dei cittadini europei.

Questa indagine è stata avviata dopo che è stato richiesto a X di fornire garanzie sul rispetto del Digital Services Act dell’UE, un regolamento che mira a contrastare i contenuti illegali, garantire la trasparenza nella pubblicità e combattere la disinformazione. Secondo questa legge, un’azienda può essere multata fino al 6% del suo reddito annuo globale o esclusa dal mercato dell’UE se viene accertato che ha violato la legislazione.

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La decisione dell’UE di avviare l’indagine ha suscitato diverse reazioni. Alex Jones, del media indipendente Infowars, ha invitato il pubblico a difendere Musk, affermando che l’UE sta cercando di mettere a tacere gli americani prima delle elezioni del 2024. Tuttavia, Thierry Breton, il commissario UE responsabile dell’applicazione della legge, ha sottolineato che l’azione è stata intrapresa a causa delle presunte violazioni di X nel contrasto ai contenuti illegali e alla disinformazione, nella mancanza di trasparenza e nella progettazione ingannevole dell’interfaccia utente.

X, che è stata acquisita da Musk l’anno scorso, ha affermato di essere impegnata nella creazione di un ambiente sicuro e inclusivo per i suoi utenti, bilanciando la protezione della libertà di espressione. Tuttavia, l’UE ha citato un rapporto secondo cui X diffonde più informazioni false rispetto ad altri social network.

La situazione rimane in evoluzione e le azioni future dell’UE nei confronti di X dipenderanno dal rispetto delle norme stabilite dal Digital Services Act e dalle misure adottate dalla piattaforma per contrastare i contenuti illeciti e la disinformazione.

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