L’UE è pronta a sopprimere la libertà di stampa
“Internet sarà uno spazio più sicuro per i cittadini europei”. Dicono…
Era nell’aria già da diverso tempo ma dal Parlamento Europeo giungono conferme: internet subirà un controllo molto più accurato per sopprimere la “disinformazione” e quindi le fake news. Cade quindi la maschera e l’Unione Europea mostra il vero volto della censura. La libertà di stampa, già fortemente messa al bando dalla potenza prorompente del mainstream verrà del tutto cancellata.
La chiamano “legge sui servizi digitali” ma è solo un modo per sopprimere definitivamente la libertà di stampa.
È davvero una misure temporanea? Non ci scommetterei.
“Un passo importante è stato compiuto oggi con l’accordo politico provvisorio raggiunto sulla legge sui servizi digitali (DSA) tra il Consiglio e il Parlamento europeo” si legge sul sito ufficiale del Consiglio. “Mira a proteggere lo spazio digitale dalla diffusione di contenuti illegali e a garantire la tutela dei diritti fondamentali degli utenti.”
Peccato che anche la libertà di stampa siano un diritto ma che vuoi che sia, se lo impone l’UE?
Il presunto scopo
Il DSA si applicherà a tutti gli intermediari online che forniscono servizi nell’UE.
Gli obblighi introdotti sono proporzionati alla natura dei servizi interessati e adeguati al numero di utenti, il che significa che le piattaforme online molto grandi (VLOP) e i motori di ricerca online molto grandi (VLOSE) saranno soggetti a requisiti più rigorosi. I servizi con oltre 45 milioni di utenti attivi mensili nell’Unione Europea rientreranno nella categoria delle piattaforme online molto grandi e dei motori di ricerca molto grandi.
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Per salvaguardare lo sviluppo delle start-up e delle piccole imprese nel mercato interno, le micro e piccole imprese con meno di 45 milioni di utenti attivi mensili nell’UE saranno esentate da alcuni nuovi obblighi.
Ma invece…
Secondo lo stimatissimo giornalista indipendente Cesare Sacchetti, “il vero fine di questa legge bavaglio sembra essere quello di contenere, o meglio reprimere, l’informazione libera su Telegram e altri blog indipendenti. Hillary Clinton sembra temere in particolar modo la diffusione delle informazioni sugli scandali che la riguardano più da vicino, su tutti il golpe dello Spygate. Prima che comunque questa legge diventi effettiva, deve passare per l’approvazione e la ratifica di tutti i 27 i Parlamenti nazionali.”
Non mi voglio addentrare troppo in questi discorsi perché sarebbe come fare un buco nell’acqua. Ciò che più conta è che stiamo vivendo in un periodo storico tra i più bui di sempre e l’uomo non è più libero di dire quello che pensa. Chi non si uniforma al pensiero unico imposto dalla narrativa del momento, è considerato alla stregua di un eretico.
Chissà che un giorno, anche questo articolo venga punito da questa legge sui servizi digitali.
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