L’UE vota per l’accesso ai dati sanitari privati senza consenso dei pazienti
Probabilmente non lo sentirai mai dire in TV, ma mentre l’Italia pensa al panettone della Ferragni, l’Unione Europea ha votato per consentire il libero accesso ai dati sanitari privati senza il consenso del paziente. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati sanitari dei cittadini europei. E sappiamo benissimo cosa significa!
Il voto al Parlamento Europeo ha visto la maggior parte dei membri del parlamento votare a favore della possibilità per il governo di accedere alle cartelle cliniche private senza il permesso del paziente. Tuttavia, è stata respinta una proposta di creare un sistema obbligatorio di cartelle cliniche elettroniche per ogni persona nell’UE.
Al contrario, la maggioranza del Parlamento Europeo ha espresso sostegno a un deposito dati chiamato European Health Data Space (EHDS), che costituirebbe essenzialmente un database centralizzato di cartelle cliniche elettroniche contenente i dati sanitari sensibili di ogni singola persona che vive in Europa.
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Secondo l’avvocato e attivista per la privacy e la sicurezza digitale, nonché membro del Parlamento Europeo, Patrick Breyer, l’EHDS sarebbe accessibile da remoto e conterrebbe le cartelle cliniche di ogni singolo trattamento medico che ogni singolo europeo ha mai ricevuto, nonché di ogni singolo trattamento medico che ogni singolo europeo riceverà in futuro.
Breyer ha proposto un emendamento all’ultimo minuto al voto che consentirà alle singole nazioni europee di consentire ai propri cittadini di opporsi all’inclusione dei propri dati sanitari sensibili nell’EHDS.
Tuttavia, in Germania e in Austria, il programma è già impostato per essere “opt-out” piuttosto che “opt-in”. Ciò significa che a meno che una persona non dedichi tempo e impegno per rimuovere se stessa o se stesso dall’EHDS con una richiesta, le sue cartelle cliniche saranno automaticamente inserite nel programma.
Il testo della legislazione approvata dal Parlamento Europeo diventerà ora oggetto di negoziati tra i 25 governi nazionali del blocco, che attualmente non hanno nemmeno una clausola di esclusione per proteggere i pazienti che scelgono di non partecipare all’EHDS.
Breyer ha espresso preoccupazione per le persone che soffrono di malattie e disturbi altamente sensibili che preferirebbero mantenere privati, nonché per le persone che hanno bisogno di determinate procedure per le quali potrebbero essere scoraggiate dal cercare aiuto una volta che l’EHDS sarà in atto.
Ha inoltre affermato che continuerà a lottare per garantire che i sistemi di opt-out nazionali siano chiaramente consentiti nella legislazione.
La decisione dell’Unione Europea di consentire l’accesso aperto ai dati sanitari privati senza il consenso del paziente solleva importanti questioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati sanitari dei cittadini europei. È fondamentale che vengano adottate misure adeguate per proteggere la privacy e la sicurezza dei dati sanitari delle persone, garantendo al contempo l’accesso alle informazioni necessarie per la fornitura di cure mediche efficaci.
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