Meta impone il booster a tutti i suoi dipendenti
Il personale vaccinato della società madre di Facebook non potrà tornare in ufficio a meno che non ricevano una dose di richiamo.
Meta segue le orme di Google e invita i suoi dipendenti ad ricevere il booster, ovvero la terza dose del vaccino Covid-19 per poter rientrare in azienda a marzo. Nonostante i numeri stiano dimostrando il contrario, l’azienda di Mark Zuckerberg ritiene il richiamo “fondamentale” e chi non lo farà non potrà rientrare a lavoro.
Meta – che possiede il social network Facebook ma anche Instagram, WhatsApp e la società di realtà virtuale Oculus – riaprirà completamente i suoi uffici il 28 marzo, giorno in cui è prevista la fine dello smart working attuato proprio per prevenire questo ormai ossessivo contagio dal temutissimo virus influenzale.
Un portavoce dell’azienda ha affermato che “data l’evidenza dell’efficacia del richiamo, stiamo espandendo il nostro requisito di vaccinazione per includere i richiami”. Una dichiarazione in netto contrasto con i dati sanitari attuali ma come saprai, guai a contraddire Facebook altrimenti i fact checker ti mettono la museruola.
L’azienda Meta venera il vaccino come una divinità e già in precedenza aveva imposto un mandato che richiedeva a tutti i dipendenti di persona di aver ricevuto due dosi di un vaccino Covid-19.
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Facebook segue le orme di altre società statunitensi (Big Tech) che hanno già imposto i booster. Sebbene i Centers for Disease Control and Prevention non abbiano cambiato la definizione di “completamente vaccinato”, la scorsa settimana ha incoraggiato gli americani a rimanere “aggiornati” per quanto riguarda la protezione contro il virus. Tuttavia, il mese scorso il Pentagono ha segnalato che potrebbe ancora rendere obbligatori i vaccini di richiamo per i soldati.
È in corso un dibattito sulla necessità di rendere i colpi di richiamo del Covid-19 un must per tutti. Diversi politici statunitensi di alto profilo, tutti vaccinati e potenziati, si sono recentemente rivelati positivi al coronavirus, alimentando ulteriormente questo dibattito e apparentemente dando argomenti agli oppositori dei mandati di vaccinazione.
Il capo del Pentagono Lloyd Austin è stato uno degli ultimi politici statunitensi a risultare positivo questo mese dopo essere stato “potenziato” in ottobre. Ha sostenuto, tuttavia, che sarebbe andato molto peggio contro la malattia se non fosse stato vaccinato due volte e potenziato… come no!
La deputata democratica di New York Alexandria Ocasio-Cortez – che ha ricevuto anche il suo richiamo in autunno – domenica è risultata positiva al Covid-19 e, secondo quanto riferito, si sta riprendendo dal virus e dai suoi sintomi a casa.
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