Musk vuole farti abitare un robot: il piano Neuralink per il corpo immortale

All’evento Neuralink Summer 2025, Elon Musk ha lanciato una bomba che sembra uscita da un film di fantascienza: “In futuro, potrai abitare un corpo robotico come fosse il tuo”. Ma non è un’esagerazione. Musk è convinto che i chip impiantati nel cervello umano potranno controllare direttamente Tesla Optimus, il robot umanoide sviluppato dalla sua azienda. E il futuro che descrive è tanto visionario quanto inquietante.
Pensiero e metallo: il cervello umano al comando dei robot
Secondo Musk, il progetto Neuralink non è solo un esperimento medico. È l’inizio di una nuova forma di esistenza fisica. Grazie all’interfaccia neurale, un essere umano potrebbe muovere un robot come se fosse il proprio corpo, con la stessa naturalezza di un arto biologico. La “presenza fisica” diventerebbe un concetto fluido, superando i limiti della carne e delle ossa.
Siamo di fronte a un cambiamento radicale del concetto di corpo: non più vincolato alla biologia, ma estensibile, replicabile, modificabile. E Musk non lo dice come una fantasia futuristica, ma come una roadmap tecnologica concreta.
Dalle protesi intelligenti ai cyborg veri e propri
C’è un’applicazione più urgente, più concreta, e forse più nobile: restaurare la mobilità nei disabili e nei paralizzati. Musk sostiene che il chip Neuralink potrà ripristinare le connessioni neurali danneggiate, restituendo movimento a chi lo ha perso.
Ma non si ferma qui. L’idea è di collegare arti meccanici direttamente al cervello, facendo delle protesi robotiche non semplici strumenti, ma vere e proprie estensioni del sé. Braccia e gambe artificiali che rispondono ai pensieri in tempo reale, con feedback tattile e controllo intuitivo, proprio come un arto naturale.

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Musk non fa mistero delle ambizioni a lungo termine: fondere essere umano e macchina. In futuro, dice, potremmo trasferire parte della nostra coscienza in corpi alternativi, abitare robot, interagire con il mondo a distanza e forse – un giorno – eliminare il concetto stesso di corpo biologico.
Lo scenario è potente e spaventoso. E solleva interrogativi etici profondi: cosa significa essere umani, se possiamo cambiare involucro? Chi controllerà questa tecnologia? E cosa accade se una mente può vivere in molteplici corpi?
Il futuro è (quasi) adesso
Per ora, i test di Neuralink sono agli inizi. I primi impianti su esseri umani sono stati annunciati, e le funzionalità di base – come il movimento del cursore o il controllo di dispositivi – sono già state dimostrate. Ma la direzione è chiara.
Neuralink e Tesla non stanno solo costruendo tecnologie. Stanno progettando un nuovo tipo di essere umano.
Che sia un futuro liberatorio o distopico, dipenderà da come verrà gestito. Ma una cosa è certa: non siamo più spettatori della fantascienza. Siamo i protagonisti.
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