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Nuovo record per Jannik Sinner: finisce di giocare alle 2.37 della notte

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Dei tanti sport che si possono pensare quello che forse più in assoluto coinvolge la resistenza come caratteristica fisica potrebbe essere il tennis. Ora andate a spiegare a uno dei più forti giocatori del mondo, il nostro Jannik Sinner, che deve giocare due partita di altissimo livello con forse al massimo sei o sette ore di sonno tra l’una e l’altra.

Tutto è successo durante la partita tra Jannik Sinner, forse il giocatore Italiano più in voga del momento, e lo statunitense Mackenzie McDonald durante il Rolex Paris Masters, uno dei momenti più attesi da chi si interessa alle scommesse sportive sul tennis.

I due giocatori, infatti, hanno finito la loro partita alle 2.37 di notte: un orario non particolarmente felice per chi poi, durante il successivo pomeriggio, dovrà giocare ancora altre partite.

Parola d’ordine: non farsi sorprendere dalle difficoltà

Di base quello con McDonald non era un match del tutto facile; in primis perché Sinner viene da una complessa partita contro Medvedev, in secondo luogo perché il giocatore americano è noto per essere un avversario particolarmente regolare e solido, capace di giocare sempre una palla in più del previsto con un grande servizio.

Sinner, comunque, non si è lasciato spaventare troppo ed ha affrontato il suo avversario con la sua solita mentalità di roccia, capace sempre di non farsi tagliare fuori dalle mosse altrui. Il nostro giocatore altoatesino, infatti, ha potuto vantare un servizio praticamente perfetto con cui ha messo seriamente in difficoltà il giocatore americano, nonostante questo sia riuscito a tenere la leadership durante il primo parziale.

Dopo essersi guadagnato con grande fatica il primo break del match, arrivando 5-4 sul servizio, Sinner sembra spegnersi un po’ e cede un po’ di spazio al suo avversario; questo porta il primo set a decidersi al tie break. Nonostante la vittoria di Sinner di questo, McDonald rimane uno dei pochissimo giocatori che è riuscito ad arrivare al set point con l’italiano.

Testa, talento, corpo e cuore per la vittoria

Il resto della partita non è avara di momenti davvero incredibili; ci sono stati momenti in cui a mancare è stata la concretezza nei momenti importanti, ci sono momenti in cui il nostro ha semplicemente rischiato grosso dovendo ripartire da 0-30 per evitare di cadere nelle trappole dello svantaggio, ci sono passi da fare, servizi da eseguire, voléé da prendere col fiatone. Le previsioni non erano rosee per Sinner, certamente stanco a causa dell’orario e sopratutto fisicamente provato dai match precedenti.

La solidità dell’americano e il suo buon gioco, però, poco hanno potuto contro la resistenza, la mentalità e la tecnica del giocatore Italiano; dopo un’ora e tre quarti e tantissimi scontri l’Italiano strappa 7-5 il secondo parziale; arriva quindi il terzo set. Da qui il playstyle di Sinner cambia, in quanto cerca di accorciare quanto più possibile gli scambi al fine di risparmiare energie. Poche sono le ripartenze di Sinner, che nel giro di qualche dritto particolare severo e azzeccato, riesce a far capitolare il suo avversario americano. Ancora una volta la combinazione testa, talento, corpo e cuore portano Sinner a guadagnarsi il rispetto di tutti.

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