Pavel Durov spiega perché Telegram è contro ogni forma di censura
L’eccentrico ma sempre incisivo Pavel Durov, creatore di Telegram, ha appena pubblicato un post in cui precisa che la sua piattaforma non ha mai censurato le news riguardanti il Covid-19.
In questo articolo riporto la traduzione esatta e senza alcuna modifica del pensiero che Pavel Durov ha condiviso nel suo canale ufficiale di Telegram pochissimi minuti fa. Come al solito, la banalità non fa parte del suo essere.
Buona lettura:
Ogni pochi decenni c’è un drastico cambiamento nel modo in cui consideriamo importanti problemi sociali e scientifici. Quella che era un’idea ridicola ieri può diventare l’opinione predominante oggi, solo per trasformarsi in una nozione obsoleta domani.
Nella storia delle credenze umane, il cambiamento è l’unica costante. La maggior parte delle persone che vivevano nel 1921 condividevano opinioni che oggi sono considerate pittoresche nel migliore dei casi e pericolose nel peggiore dei casi. Le probabilità che le nostre convinzioni attuali rimangano rilevanti entro il 2121 sono scarse.
In effetti, non dovremo nemmeno aspettare 100 anni, poiché la velocità del cambiamento sta accelerando. Un buon esempio è quanto velocemente l’umanità ha cambiato idea sulle origini di Covid.
Solo un anno fa, l’idea che il virus provenisse da un laboratorio di Wuhan è stata liquidata come una teoria del complotto. Facebook, Twitter e altre piattaforme di social media hanno bloccato i post che promuovevano la teoria delle perdite di laboratorio. Oggi, tuttavia, questa teoria è sulla buona strada per diventare la visione scientifica mainstream di come il virus ha avuto origine.
Tali casi rendono la lotta contro le notizie false e la disinformazione particolarmente impegnativa. Possono anche minare fondamentalmente la fiducia delle persone nella neutralità delle piattaforme di social media e compromettere gli sforzi futuri per combattere la disinformazione.
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Telegram non ha mai bloccato i post che discutevano della teoria delle perdite di laboratorio, perché non pensavamo che fosse il nostro ruolo decidere per i nostri utenti cosa dovrebbero credere. Allo stesso tempo, abbiamo ritenuto che i nostri utenti avessero il diritto di essere informati sul Covid da fonti ufficiali che riflettessero il consenso scientifico. Ecco perché abbiamo lavorato con 19 governi per aiutarli a contattare tutti gli utenti di Telegram nei loro paesi con informazioni aggiornate sulla pandemia.
Oggi chiediamo a più governi di aderire all’iniziativa anti-Covid di Telegram per assicurarsi che più persone in tutto il mondo abbiano accesso a conoscenze critiche che possono salvare vite umane.
Nei miei 20 anni di gestione delle piattaforme di discussione, ho notato che le teorie cospirative si rafforzano solo ogni volta che il loro contenuto viene rimosso dai moderatori. Invece di porre fine alle idee sbagliate, la censura spesso rende più difficile combatterle. Ecco perché diffondere la verità sarà sempre una strategia più efficiente che impegnarsi nella censura.
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