Perché gli screensaver non sono più utili sui computer?
I monitor più vecchi potrebbero subire danni permanenti se lo schermo viene mantenuto attivo per troppo tempo
Negli ultimi anni del decennio degli anni ’90 e nella prima metà degli anni 2000, una delle caratteristiche comuni dei PC, soprattutto quelli compatibili con il sistema operativo Windows, erano gli screensaver animati. La loro funzione non era solo quella di mostrare un’immagine divertente quando il computer non era in uso attivo, ma anche quella di salvare effettivamente lo schermo del dispositivo dall’essere reso inutilizzabile.
Il nome “screensaver” non era casuale in quei casi, poiché in quegli anni i monitor funzionavano con tubi di vetro, sistemi elettromagnetici e uno schermo fosforescente che brillava grazie all’emissione di raggi di elettroni dai suoi componenti interni. Tuttavia, se questi rimanevano attivi costantemente, avevano la capacità di danneggiare direttamente i computer.
Le alternative in questo senso erano di spegnere il computer o mantenerlo attivo senza danneggiare lo schermo, quindi gli screensaver sono diventati una soluzione divertente e utile per prevenire danni permanenti ai componenti.
Perché non sono più utili?
Col tempo, gli schermi dei computer sono passati da essere di vetro e funzionare in base ai raggi di elettroni a essere di cristalli liquidi (LCD) o anche LED, entrambi elementi che non sono influenzati dalla prolungata attività su di essi e che, al contrario, possono mantenere una sola immagine senza danneggiare il monitor del PC.
Ecco perché, mentre nelle versioni più vecchie gli screensaver animati erano comuni, oggi questi sono statici e hanno un aspetto simile a un quadro che può essere esposto in uno spazio comune come una sala o un ufficio, e gli screensaver vecchio stile non sono più disponibili a meno che non si scarichi un video e si imposti sul dispositivo.
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Tuttavia, la loro unica utilità sarebbe estetica poiché nessun monitor attuale presenta lo stesso tipo di inconvenienti. Questo è uno dei motivi per cui, ad esempio, gli screensaver dei computer come i Mac di Apple sono statici.
Inoltre, gli utenti con dispositivi dotati di schermi OLED potrebbero presentare inconvenienti. A causa del loro modo di funzionare, questi monitor potrebbero subire “bruciature” come nei computer del passato.
In questo caso, ci sono due opzioni: attivare uno screensaver con una qualche forma di animazione, per quanto sottile possa essere, o aprire il menu Impostazioni del dispositivo per regolare il periodo di riposo dello schermo. Ad esempio, una volta trascorsi 30 secondi senza attività, il computer entrerebbe in modalità di riposo e verrebbe sospeso. Senza uno stimolo luminoso, non è possibile danneggiare il monitor.
Un’altra opzione in questi scenari potrebbe essere quella di ridurre la luminosità dello schermo in modo che la luce emessa non sia così intensa da influenzare il funzionamento del dispositivo.
Ora, la funzione degli screensaver animati sta tornando sui computer come i Macbook e i Mac, che avranno questi sfondi abilitati nella nuova versione di macOS Sonoma che arriverà sui dispositivi Apple compatibili a partire dal mese di settembre del 2023.
Sebbene per il momento questa funzione sia in modalità di prova anticipata per gli sviluppatori di Apple, l’azienda ha assicurato che questa funzione arriverà presto su tutti i suoi prodotti.
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