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Piracy Shield blocca Google Drive: un errore clamoroso

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Piracy Shield, la piattaforma nazionale antipirateria, ha commesso un errore clamoroso bloccando un dominio critico di Google Drive, il servizio web di Big G utilizzato per archiviare e condividere dati in cloud. L’oscuramento, avvenuto nella serata di sabato 19 ottobre, ha impedito agli utenti di accedere a Drive e di effettuare i download dei file archiviati.

Un errore inverosimile

L’errore è stato causato da un ticket caricato sul sistema di Piracy Shield, che ha portato al blocco del dominio drive.usercontent.google.com. Questo dominio è uno dei domini critici per Drive, il che significa che è essenziale per il funzionamento del servizio.

L’oscuramento di Drive ha causato problemi a singoli utenti, aziende, scuole e università che si appoggiano a Google Workspace. Inoltre, ha colpito anche una cache di Youtube, un altro servizio di Google.

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Come è stato possibile?

Piracy Shield è una piattaforma che si basa sulle denunce dei detentori dei diritti sportivi. Queste denunce spesso includono lunghe liste di domini da bloccare, che possono contenere anche risorse estranee alla pirateria online.

Google Drive è accessibile solo cambiando i DNS

Dopo che una denuncia viene caricata, Piracy Shield invia automaticamente un alert ai fornitori di servizi internet (ISP), che hanno 30 minuti di tempo per bloccare il sito. Questa operazione deve essere eseguita automaticamente, senza possibilità di verifica.

Esiste una whitelist di risorse online da non bloccare, ma sembra che questa lista non includa alcuni dei sotto-domini più importanti di Google.

Le conseguenze dell’errore

L’errore di Piracy Shield ha causato un danno d’immagine a Google e ha creato problemi a milioni di utenti. Inoltre, ha sollevato dubbi sulla funzionalità della piattaforma antipirateria.

Le reazioni

Google non si è ancora espresso sull’eventualità di fare ricorso contro il blocco. Alcuni ISP hanno già rimosso il dominio di Drive dalla lista delle risorse da oscurare, mentre altri non lo hanno ancora fatto.

Giulia Pastorella, deputata di Azione, ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare in merito e chiederà una convocazione di Agcom.

Conclusioni

L’errore di Piracy Shield è un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di rivedere il funzionamento della piattaforma antipirateria. È necessario garantire che la piattaforma non blocchi risorse innocue e che sia in grado di distinguere tra siti pirata e siti legittimi.

Fonte

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