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Piracy Shield: le 10 nazioni bloccate per IPTV pirata nel 2024

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Nel febbraio 2024, l’Italia ha lanciato la sua piattaforma “Piracy Shield” con l’obiettivo di combattere la pirateria dei contenuti sportivi in diretta. Durante l’anno, il sistema ha principalmente mirato a bloccare i domini e gli indirizzi IP utilizzati dai fornitori di IPTV pirata per riprodurre contenuti illeciti. Sebbene i dati ufficiali siano limitati, informazioni fornite da una fonte anonima ci permettono di identificare tendenze chiave in un anno controverso.

La pirateria online è stata una problematica persistente per oltre un quarto di secolo, descritta frequentemente come un fenomeno vasto e complesso. Con l’introduzione del Piracy Shield, l’Italia ha concentrato i suoi sforzi per eliminare la pirateria IPTV sul proprio territorio, in particolare per proteggere eventi sportivi come quelli della Serie A.

Secondo il rapporto annuale 2024 dell’AGCOM, dall’inizio del Piracy Shield fino al 26 maggio 2024, sono state richieste e ottenute 13 misure cautelari relative alla trasmissione illecita di eventi sportivi. Durante questo periodo, sono stati bloccati ben 18.879 nomi di dominio completamente qualificati (FQDN) e 4.006 indirizzi IP. Dati più completi suggeriscono che finora sono stati bloccati oltre 6.900 indirizzi IP.

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Geolocalizzazione e tendenze

Analizzando i dati tramite strumenti di geolocalizzazione, emerge che la maggior parte degli indirizzi IP bloccati proviene da server situati in Europa. Nonostante ciò, è evidente che gli indirizzi IP lontani raramente forniscono servizi diretti all’Italia, preferendo centri dati locali per migliorare le prestazioni e ridurre il rischio di finire nella black list.

Blocco degli indirizzi IP in Europa

Quasi tutti i paesi europei hanno visto indirizzi IP bloccati, con assenti notabili come Danimarca, Slovacchia, Slovenia e Grecia. I vicini settentrionali dell’Italia sembrano essere tra le maggiori fonti di problemi per il paese.

Le 10 nazioni bloccate nel 2024

Le nazioni come Paesi Bassi, Germania e Francia, che hanno già implementato programmi di blocco dei siti, risultano tra i maggiori esportatori di flussi pirata. La posizione dei Paesi Bassi in cima alla lista non sorprende, così come quella della Germania, nota per le sue leggi sul copyright.

Queste le dieci nazioni bloccate dal Piracy Shield per indirizzi IP nel 2024:

  1. Paesi Bassi
  2. Germania
  3. Francia
  4. Romania
  5. Regno Unito
  6. Spagna
  7. Belgio
  8. Grecia
  9. Portogallo
  10. Austria

Il lancio del Piracy Shield ha messo in evidenza le sfide della pirateria online e la necessità di misure più efficaci per la protezione dei diritti d’autore. Mentre l’Italia continua a combattere contro la pirateria IPTV, le controversie legate a errori di blocco e a una mancanza di trasparenza rimangono una questione aperta. Il 2025 porterà nuove sfide e opportunità per migliorare la situazione della pirateria in Europa.

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