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Proton sfida Apple: “Il suo monopolio è una minaccia alla libertà digitale”

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La battaglia per la privacy e la concorrenza si fa sempre più accesa. Apple è finita ancora una volta nel mirino della giustizia americana. Questa volta a puntare il dito è Proton, celebre provider svizzero di servizi crittografati, noto per le sue posizioni intransigenti a difesa della privacy online.

“Apple soffoca la concorrenza e compromette la libertà degli utenti”

Secondo quanto riportato da MacRumors e altre testate internazionali, Proton ha deciso di unirsi alla causa antitrust già in corso negli Stati Uniti contro Apple, accusando il colosso di Cupertino di sfruttare il suo monopolio sull’ecosistema iOS e sull’App Store per soffocare i concorrenti e limitare le scelte degli utenti.

La denuncia, depositata presso la Corte Distrettuale del Nord della California, afferma che Apple:

  • Blocca l’accesso ad app store alternativi
  • Impone il suo sistema di pagamento in-app
  • Mantiene un controllo ferreo sulle API e sulle funzioni essenziali
  • Impone regole che compromettono la privacy e favoriscono la sorveglianza

Proton non si è risparmiata: in un post pubblico, ha definito il comportamento di Apple “una minaccia alla democrazia digitale” e ha chiesto alla corte di obbligare l’azienda a liberalizzare il suo ecosistema, citando come esempio le recenti normative europee che hanno già imposto cambiamenti a Cupertino.

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Una guerra legale globale contro il controllo dell’App Store

Apple è già alle prese con una tempesta di cause internazionali:

  • Negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia e 15 stati americani hanno avviato un procedimento per abuso di posizione dominante nel mercato smartphone
  • In Europa, è già arrivata una multa da 1,8 miliardi di euro
  • In Corea del Sud, Regno Unito, Germania, Francia e India, le autorità stanno indagando o hanno già avviato procedimenti

Secondo Proton, queste azioni dimostrano che il comportamento di Apple è sistematicamente anticoncorrenziale e va fermato. Il provider svizzero ha affermato che, senza un intervento immediato, gli utenti continueranno a pagare di più per ottenere meno, mentre le aziende innovative verranno messe a tacere.

La posta in gioco: il futuro della distribuzione digitale

Quello che sta accadendo non riguarda solo Apple: in gioco c’è il modello stesso di distribuzione delle app. L’azienda guidata da Tim Cook difende da anni la chiusura del proprio ecosistema come garanzia di sicurezza e qualità. Ma per sempre più sviluppatori – da Epic Games a Spotify, da Telegram a Proton – questa chiusura rappresenta un bavaglio commerciale e tecnologico.

“Il monopolio di Apple impedisce lo sviluppo di alternative libere e rispettose della privacy”, ha concluso Proton, auspicando una rottura definitiva del sistema a muro chiuso che domina i dispositivi iOS.

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