Rischio crollo sociale e guerre: le Big Tech giapponesi chiedono un controllo più stretto sull’intelligenza artificiale
Un gruppo di importanti società giapponesi, tra cui il principale quotidiano del paese e il maggiore fornitore di servizi di telecomunicazioni, hanno lanciato un allarmante avvertimento sui pericoli dell’intelligenza artificiale non regolamentata.
Nella loro dichiarazione congiunta, Yomiuri Shimbun Holdings e Nippon Telegraph and Telephone (NTT) hanno affermato che se l’IA generativa non verrà presto sottoposta a una stretta regolamentazione, potrebbe portare al “collasso della società e a guerre”.
Le aziende hanno riconosciuto i significativi benefici e l’utilità dell’intelligenza artificiale per aumentare la produttività, ma hanno anche sottolineato una serie di gravi preoccupazioni. Hanno spiegato che l’IA può “mentire con sicurezza e ingannare facilmente” gli utenti, poiché gli esseri umani “sono facilmente ingannati”, come già dimostrato con altre tecnologie prima della loro ampia adozione.
Inoltre, le aziende temono che l’IA possa essere utilizzata per scopi dannosi, come interferire con i processi elettorali, minacciare la sicurezza nazionale e minare la democrazia, causando “danni enormi e irreversibili”. Secondo loro, “se l’IA generativa venisse lasciata senza controllo, la fiducia nell’intera società potrebbe essere compromessa, poiché le persone diventerebbero diffidenti l’una dell’altra e verrebbero meno gli incentivi a garantire autenticità e affidabilità”. Nel peggiore dei casi, “la democrazia e l’ordine sociale potrebbero collassare, con il risultato di guerre”.
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Un altro punto sollevato riguarda l’impatto potenziale dell’intelligenza artificiale sull’“economia dell’attenzione”, con la sovrabbondanza di informazioni che causerebbe un deficit di attenzione umana. In risposta, le aziende affermano che governi e imprese stanno sviluppando nuovi modi per catturare l’attenzione delle persone, il che “ha reso malsano lo spazio informativo e danneggia la dignità dell’individuo”.
Per affrontare queste minacce, le aziende giapponesi esortano i paesi di tutto il mondo a introdurre l’educazione sui vantaggi e gli svantaggi dell’intelligenza artificiale nei programmi scolastici e a sviluppare “forti restrizioni legali sull’uso dell’IA generativa – leggi severe con poteri di applicazione”. Chiedono inoltre una legislazione più rigorosa sui diritti d’autore e nuove leggi volte a tutelare le elezioni e la sicurezza nazionale.
Mentre gli sforzi di regolamentazione a livello globale sono in corso, come il recente via libera all’“Artificial Intelligence Act“ nell’Unione Europea, le aziende giapponesi avvertono che potrebbe essere solo una questione di tempo prima che l’IA porti al crollo definitivo della società.
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