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Robot con “vista a raggi X”: il MIT crea macchine capaci di vedere attraverso i muri

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Preparatevi: i robot umanoidi stanno per fare un salto evolutivo sbalorditivo. Non si limitano più a correre maratone, cucinare o giocare a calcio. Ora, grazie a una nuova tecnologia sviluppata dal MIT, saranno in grado di vedere oggetti nascosti dietro muri, mobili o scatole chiuse, proprio come se avessero… la vista a raggi X.

Questa innovazione potrebbe rivoluzionare settori come la logistica, la robotica industriale e la sicurezza, ma apre anche scenari futuristici da film di fantascienza.

Il segreto? Si chiama mmNorm, e funziona come un Wi-Fi che vede

Il sistema si chiama mmNorm e sfrutta le onde millimetriche (mmWave) — simili a quelle usate dal Wi-Fi — per ricostruire in 3D oggetti non visibili direttamente. L’idea è semplice: quando l’onda colpisce un oggetto, rimbalza e torna indietro. I sensori e gli algoritmi del MIT decifrano il segnale e… voilà: l’oggetto prende forma, anche se nascosto da pareti o contenitori.

Parliamo di ricostruzioni tridimensionali precise al 96%, anche con oggetti piccoli, curvi o complessi come manici, utensili o componenti elettronici. Un risultato mai raggiunto prima.

I robot vedranno… e capiranno cosa c’è dietro

A differenza di altri sistemi di imaging, mmNorm non si limita a dire “qualcosa è lì”. Ricostruisce l’intero oggetto in 3D, con dettagli sorprendentemente accurati. Nei test, il sistema ha identificato perfettamente tazze, posate e strumenti elettronici chiusi in scatole opache.

È una tecnologia destinata a cambiare il controllo qualità nelle fabbriche, la logistica nei magazzini e persino l’interazione dei robot nelle case o ospedali.

Rivoluzione industriale: controlli senza aprire nulla

Immagina un robot che controlla il contenuto di un pacco senza scartarlo, o che verifica se un oggetto è rotto dentro una confezione sigillata. È questo il futuro che mmNorm sta per rendere realtà. Risultato? Meno errori, più velocità, meno costi.

In ambito domestico o sanitario, un robot potrebbe recuperare oggetti in un cassetto chiuso o dietro un ostacolo, senza l’intervento umano.

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Limiti attuali? Solo muri molto spessi e metallo

La tecnologia ha però ancora qualche limite: non riesce a penetrare metalli o pareti troppo spesse. Inoltre, per ora è in fase sperimentale ed è stata applicata solo in bracci robotici in ambienti controllati.

Ma la buona notizia è che mmNorm non richiede molta banda: potrebbe essere facilmente integrato nei robot attuali con modifiche minime.

Non solo fabbriche: sicurezza, difesa e realtà aumentata

Le potenzialità di questa “vista artificiale” vanno oltre l’industria. Gli scienziati del MIT immaginano già usi nella realtà aumentata, dove un operatore potrebbe vedere su un visore ciò che il robot “vede” dietro le pareti.

In campo militare, la tecnologia potrebbe essere impiegata per riconoscimenti strategici, mappature e missioni di salvataggio. E negli aeroporti? Potrebbe rivoluzionare gli scanner di sicurezza.

Un passo verso la “super-vista” dei robot

mmNorm rappresenta un salto di paradigma: non solo visione, ma percezione intelligente. Come le termocamere o i sensori a infrarossi hanno ampliato i sensi umani, le onde millimetriche daranno ai robot la capacità di “vedere” ciò che per noi è invisibile.

Un giorno, un robot potrebbe prendere una chiave da una scatola chiusa senza nemmeno aprirla, con la delicatezza e la precisione di una mano esperta.

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