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Samsung DeX si rifà il look con One UI 8: addio fronzoli, più Android

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Chi utilizza Samsung DeX per trasformare il proprio smartphone in un mini-PC noterà presto un cambiamento importante. Con la versione beta di One UI 8, la funzione DeX riceve una profonda rinfrescata visiva che la rende ancora più vicina a un vero ambiente desktop… ma con qualche semplificazione che non tutti apprezzeranno.

La novità arriva con la beta del nuovo firmware Samsung, già nelle mani dei tester. E il colpo d’occhio è subito evidente: la nuova interfaccia DeX assomiglia sempre di più alla modalità desktop nativa di Android 16. L’obiettivo è chiaro: snellire, semplificare, unificare. Ma cosa cambia davvero per gli utenti?

Addio ai pulsanti dedicati e più spazio alla fluidità

Tra le modifiche più visibili c’è il nuovo menu delle app, ora con scroll verticale — una scelta più intuitiva, che richiama il classico launcher degli smartphone.
Scompaiono invece alcuni pulsanti storici dell’interfaccia, come “Esci da DeX” e “Blocca DeX”, ora rimossi dallo schermo principale. Meno pulsanti, meno ingombro, ma anche meno controllo immediato per chi era abituato a gestire tutto da lì.

Sono spariti anche diversi elementi legati alla personalizzazione avanzata, come la visibilità della barra delle applicazioni, l’uscita audio predefinita, la posizione della tastiera e il blocco delle app. Una semplificazione voluta, che punta a ridurre la ridondanza rispetto alla modalità desktop Android integrata.

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Samsung sembra intenzionata a lasciare sempre più spazio all’ambiente Android di base, mantenendo attive solo le funzioni core: touchpad, uso della S Pen, connessione wireless al display e poco altro.

Secondo quanto riportato da vari siti di settore, la strategia del colosso sudcoreano è precisa: integrare DeX sempre più direttamente con Android, così da evitare problemi di compatibilità a ogni aggiornamento del sistema operativo e alleggerire il carico di lavoro interno.

In pratica, invece di mantenere due ambienti desktop paralleli (quello Android e quello Samsung), l’azienda preferisce fondere l’esperienza, mantenendo ciò che serve davvero e lasciando il resto al sistema.

Conclusione: un DeX più snello, ma meno “Samsung”?

Per alcuni utenti, questo potrebbe sembrare un passo indietro: meno opzioni, meno personalizzazione, meno identità Samsung. Ma per molti altri sarà un miglioramento: un’interfaccia più pulita, più stabile, più vicina allo standard Android.

DeX resta comunque uno dei pochi esempi concreti di come uno smartphone possa diventare un vero strumento da scrivania. E con One UI 8, potrebbe finalmente raggiungere un livello di maturità visiva e tecnica in grado di sedurre anche i più scettici.

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