Samsung sostituirà la ricerca di Google con Bing
Microsoft ha integrato la tecnologia OpenAI con ChatGPT
Negli ultimi mesi, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei motori di ricerca, come nel caso di Bing di Microsoft e Bard di Google, è stata una delle maggiori novità del mondo tecnologico. Tuttavia, i progressi compiuti dal primo potrebbero determinare il motore di ricerca predefinito per i dispositivi che Samsung potrebbe lanciare in futuro.
Gli sforzi di Microsoft per consentire a Bing di avere non solo un chatbot che integra la tecnologia OpenAI per fornire risposte alle ricerche degli utenti, ma anche di generare testi creativi, citare fonti, fare confronti, creare contenuti, tra le altre funzioni, hanno sollevato dubbi sui progressi di Google nell’uso dell’intelligenza artificiale nel suo motore di ricerca.
Secondo il New York Times, questa reazione da parte di Samsung metterebbe a rischio un accordo commerciale in base al quale Google ha ricevuto circa 3 miliardi di dollari per essere il motore di ricerca predefinito di questi dispositivi. Sebbene non sia stato ufficializzato che l’integrazione della tecnologia di intelligenza artificiale sia il motivo della possibile decisione, si tratta di una possibilità che non è stata completamente esclusa.
Sebbene Bard sia già in fase di test, l’intelligenza artificiale di Google non è stata implementata pubblicamente nel suo motore di ricerca, ma si prevede che verrà presto distribuita a quasi 30 milioni di persone entro la fine dell’anno. Pertanto, secondo le stime dell’azienda, meno del 15% del pubblico statunitense potrebbe avere accesso a questo strumento quest’anno.
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Il progetto di implementazione di Bard è già in corso, anche se è ancora nelle prime fasi di lancio. Ciò è in contrasto con Bing, che ha incorporato la tecnologia ChatGPT nei suoi sistemi da diversi mesi.
Durante la presentazione delle funzionalità di intelligenza artificiale, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha affermato che la tecnologia potrebbe organizzare meglio l’esperienza di ricerca sul web, in modo da rendere le ricerche più organizzate grazie alla funzione “co-pilota” integrata nel servizio.
Si tratta di una delle caratteristiche più importanti della nuova versione di Bing, in quanto sarà possibile porre domande dirette al programma, che navigherà tra diverse fonti per strutturare una risposta semplice. Sarà inoltre possibile interagire con i contenuti attraverso una chat virtuale per generare risposte personalizzate in base alle esigenze di ciascun utente.
“Penso al motore di ricerca come a un assistente. Vi aiuterà a migliorare le vostre ricerche finché non avrà la risposta esatta”, ha aggiunto Yusuf Mehdi, designer dell’azienda, in occasione della presentazione del nuovo Bing.
Tuttavia, Bard non è da meno quando si tratta di utilità. Secondo Google, l’intelligenza artificiale che ha sviluppato include anche funzioni come la scrittura di codice di programmazione su richiesta dell’utente. Questo codice può essere modificato tutte le volte che è necessario con le indicazioni fornite dagli utenti per migliorare il risultato finale.
Il software di Google avrà la capacità di apprendere il modo in cui le persone lo utilizzano per fornire risultati migliori, dettagli più accurati sulle informazioni consultate e una previsione delle possibili ricerche basate sulle ultime query.
Ogni risultato sarà aggiornato alla sua versione più recente, cosa che distingue Bard da modelli di intelligenza artificiale simili, che però offrono un limite alla quantità di dati visualizzati sullo schermo.
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