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Scienziati creano biobot umani che riparano i neuroni danneggiati

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I ricercatori del Wyss Institute di Harvard hanno creato biobot, ovvero robot biologici, utilizzando cellule tracheali umane adulte. I biobot sono in grado di muoversi in modo indipendente e lavorare in squadra per promuovere la guarigione dei neuroni danneggiati.

Il team di ricerca ha sviluppato un nuovo metodo per far crescere le cellule tracheali in sferoidi ciliati multicellulari, strutture microscopiche che vibrano quando si muovono. Il processo è stato modificato in modo che i peli siano all’esterno anziché all’interno. Dopo pochi giorni, le nuove cellule potevano già muoversi e sono state chiamate “antrobot“.

Gli antrobot hanno dimensioni variabili, da 30 a 500 micron. Alcuni sono sferici e completamente ricoperti di ciglia, mentre altri hanno una forma irregolare e hanno ciglia solo in alcuni punti.

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Per testare l’efficacia degli antrobot, i ricercatori hanno coltivato uno strato bidimensionale di neuroni umani in una piastra da laboratorio e hanno graffiato le cellule con una sottile bacchetta di metallo. Quindi hanno aggiunto gli antrobot alla ciotola, che hanno iniziato il processo di guarigione della ferita creata.

I ricercatori hanno osservato che gli antrobot erano in grado di migrare verso la ferita e di rilasciare fattori di crescita che hanno aiutato i neuroni danneggiati a ripararsi.

L’utilizzo di cellule umane adulte per creare gli antrobot ha diversi vantaggi. Innanzitutto, i biobot possono essere creati dalle cellule del paziente, eliminando la risposta immunitaria. In secondo luogo, anche le cellule di un paziente anziano possono essere utilizzate.

In futuro, gli antrobot potrebbero essere utilizzati per trattare una varietà di condizioni mediche, tra cui:

  • Eliminazione della placca dalle arterie
  • Riparazione del midollo spinale o dei nervi retinici danneggiati
  • Riconoscimento di batteri o cellule tumorali
  • Somministrazione di farmaci ai tessuti bersaglio

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