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Scontro tra DAZN e IPTV: revocato il blocco delle Smart TV

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Recentemente, DAZN ha ricevuto un avvertimento per un errore che ha portato al blocco di Google Drive in Italia. In seguito, il blocco di un’app per smart TV, avviato da DAZN, è stato annullato dopo un appello di successo da parte della società interessata. Sebbene ciò possa sembrare un successo, i dettagli rivelano un quadro legale che favorisce fortemente i titolari dei diritti, rendendo inevitabile la responsabilità delle piattaforme online per le azioni degli utenti.

Contesto legale

La legge che supporta il sistema Piracy Shield in Italia consente il blocco dei contenuti senza supervisione giudiziaria. Una modifica approvata l’anno scorso ha permesso ai titolari dei diritti di bloccare risorse online senza l’intervento dell’AGCOM, l’autoritĂ  per le comunicazioni italiane. Questo sistema, seppur veloce nella fase di blocco, ha comportato significativi errori, che avrebbero potuto essere evitati con controlli adeguati.

Il reclamo di SmartOne

DAZN ha inserito i domini tizen.smartone-iptv.com e lg.smartone-iptv.com nel sistema di blocco il 18 agosto, sostenendo che violavano i diritti di trasmissione della Serie A. Gli ISP italiani hanno immediatamente bloccato i due portali. Due giorni dopo, SmartOne ha presentato un reclamo formale all’AGCOM, sostenendo che i propri domini erano legati a un’app per smart TV approvata da diversi produttori e non offrivano contenuti pirata.

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La risposta di DAZN

Nonostante le obiezioni di SmartOne, DAZN ha insistito sul fatto che i domini erano coinvolti nella distribuzione di contenuti illeciti. La compagnia ha affermato che le indagini avevano rivelato collegamenti tra i domini segnalati e attivitĂ  sospette di IPTV.

Decisione di AGCOM

AGCOM ha esaminato le prove presentate da DAZN e ha concluso che, sebbene SmartOne avesse fornito accesso a contenuti potenzialmente illeciti, non esistevano prove sufficienti per dimostrare che la società fosse direttamente responsabile per le trasmissioni illegali indicate da DAZN. Di conseguenza, il blocco dei domini è stato revocato.

Implicazioni future per SmartOne

Tuttavia, la decisione di AGCOM porta con sé una complicazione significativa per SmartOne. Anche se il blocco è stato revocato, l’azienda deve ora implementare misure proattive per garantire che i suoi utenti non accedano a contenuti di DAZN. Questo potrebbe significare limitare l’uso del servizio a tutti gli utenti, non solo a quelli italiani, rendendo difficile la gestione della piattaforma.

In conclusione, sebbene questo episodio rappresenti una vittoria per SmartOne, evidenzia anche le sfide legate alla gestione dei contenuti digitali in un contesto legale che tende a proteggere i titolari dei diritti a scapito delle piattaforme online.

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