Scoperta la “firma nascosta” del cervello: ecco come si può leggere il pensiero umano

Gli scienziati dell’Ohio State University hanno compiuto un passo gigantesco nella comprensione della mente umana: hanno creato una mappa dettagliata del cervello che svela la logica delle sue connessioni interne, vere e proprie “impronte digitali neuronali” in grado di spiegare come pensiamo, ricordiamo e percepiamo il mondo.
Una scoperta che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui comprendiamo la coscienza, l’apprendimento e persino le malattie mentali.
Il cervello come un’impronta digitale
Ogni area del cervello ha la propria “firma” unica di connessioni: un link fingerprint, come l’hanno definito i ricercatori.
Questa rete di collegamenti invisibili rivela la funzione precisa di ogni regione cerebrale, dimostrando che la struttura dei neuroni è strettamente legata al tipo di pensiero o azione che produce.
In altre parole, la mente è mappabile.
Le connessioni stesse — e non solo l’attività elettrica — sono la chiave per capire come il cervello elabora il linguaggio, la memoria o la percezione visiva.
Come è stata creata la mappa del pensiero umano
Per costruire questa mappa rivoluzionaria, gli scienziati hanno analizzato le scansioni MRI di oltre 1.000 persone provenienti dal progetto Human Connectome, una delle più vaste banche dati sul cervello mai create.
A queste informazioni hanno aggiunto i risultati di 33 diversi compiti cognitivi provenienti dalla piattaforma NeuroQuery, che sintetizza centinaia di studi di neuroimaging.
Combinando tutto con un modello computazionale avanzato, i ricercatori sono riusciti a prevedere quali aree del cervello si attivano durante specifiche funzioni mentali, dalle decisioni complesse al riconoscimento facciale.

Leggi anche:
Pensieri, ricordi e logica: tutto scritto nelle connessioni
Il modello ha dimostrato che le connessioni più forti si trovano proprio nelle zone del cervello responsabili delle abilità cognitive più evolute — quelle che l’essere umano impiega anni a sviluppare, come il pensiero astratto, la pianificazione o l’empatia.
Per la prima volta, gli scienziati hanno confermato su larga scala che la disposizione dei collegamenti neuronali non è casuale: è il linguaggio con cui il cervello si auto-organizza e si specializza.
Ogni connessione è un filo che intreccia memoria, percezione e comportamento.
Il futuro: leggere (e riparare) la mente
Secondo il team dell’Ohio State, questa scoperta apre la strada a una nuova generazione di neuroscienze applicate.
In futuro, le “impronte digitali” cerebrali potrebbero essere usate per diagnosticare disturbi cognitivi prima che compaiano i sintomi, o per personalizzare le terapie neurali in base alla struttura unica del cervello di ciascun individuo.
Il professor Marius V. Peelen, che ha guidato la ricerca, lo riassume così:
“Il cervello non è solo un insieme di regioni. È una rete perfettamente orchestrata, dove ogni connessione racconta una storia.”
Una storia che, ora, gli scienziati iniziano finalmente a leggere.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Telegram: t.me/guruhitech
- X (Twitter): x.com/guruhitech1
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].
Scopri di più da GuruHiTech
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
