Stop ai servizi a pagamento delle SIM. Saranno disattivati di default
Nelle prossime SIM, i servizi a pagamento saranno bloccati nativamente dagli operatori. Saremo noi utenti a decidere cosa attivare e cosa no.
Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si sia ritrovato a dover pagare qualcosa in più per questi dannati servizi a pagamento attivati in modo inconsapevole. E’ successo a me personalmente ma anche a tanti miei amici e parenti, ma per lo meno, non di recente.
Questi episodi, almeno per quanto ne so, avvenivano di frequente qualche anno fa, dove molti utenti, magari per provare nuovi giochi online, si ritrovavano iscritti ad abbonamenti difficili a volte dai prezzi esorbitanti e difficili da disdire. Molto spesso le aziende a cui questi servizi facevano capo, erano sistuati all’estero e non avevano recapiti telefonici facilmente rintracciabili.
Ore ed ore ad aspettare la linea per mandare a quel paese l’operatore del call center che ci diceva che era colpa nostra… 🤬
Per fortuna, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha stabilito che i servizi a pagamento tipo oroscopi, notizie e giochi, dovranno essere disattivati di default e attivati solo dall’untente, qualora ne avesse voglia, naturalmente. Questo ci impedirà di pagare per qualcosa di cui non abbiamo bisogno ed eviterà alle compagnie telefoniche di ricevere multe da parte dell’Antitrust, come è successo in passato.
Dal blocco saranno esclusi servizi bancari, mobile ticketing e donazioni.
Il blocco sarà attivo da subito per le nuove SIM mentre per quelle già in uso, verrà automaticamente attivato entro 30 giorni.
Sono esclusi dal blocco vari servizi, fra cui: mobile ticketing per il trasporto pubblico e i parcheggi; televoto; servizi bancari e donazioni solidali. Gli operatori dovranno inoltre predisporre sul proprio sito ufficiale le informazioni dei servizi che verranno bloccati per impostazione predefinita e le modalità per poter continuare a usufruire dei servizi premium già attivi sulle SIM.
Per evitare inoltre che i servizi premium vengano attivati per errore, oltre al numero di telefono verrà richiesto di inserire un codice di 5 cifre che verrà inviato via SMS, un po’ come avviene già per il recupero delle password di Facebook ed altri siti e social network.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha definito questa decisione “un passo avanti importante a difesa dei diritti degli utenti“.
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